Nella rubrica settimanale Passi di danza di questa settimana la danza macabra e Halloween: tratteremo della danza intesa come strumenti di connessione non tanto alla vita quanto alla morte. Si tratta di un concetto di stampo medievale che viene ripreso durante la celebrazione del 31 ottobre.
La danza macabra medioevale e la connessione con Halloween
La celebrazione di Halloween è nota per la sua forte connessione con il concetto di morte, in memoria dei defunti. Questo concetto ricorda molto la mentalità di stampo medioevale, che aveva una particolare connessione con la morte. Un esempio eclatante in questo senso è la celebre rappresentazione iconografica della danza macabra. Quello che non tutti sanno è che con questa espressione indica sia un genere pittorico che musicale. Durante il medioevo le persone erano maggiormente abituate a convivere con il concetto di morte, dato che l’età media di vita si aggirava intorno ai quarant’anni. Dunque anche la danza aveva una stretta connessione con la morte.
La danza macabra compare alla fine del XIV secolo, proseguendo poi fino alla prima età moderna. In particolare il ballo con la morte veniva rappresentato nei luoghi sacri e nei cimiteri. La morte ha tradizionalmente le sembianze di uno scheletro o di un cadavere decomposto con fattezze femminili, come unghie e capelli lunghi. Secondo questa danza macabra le persone ballano insieme agli scheletri, proprio per ricordare la vacuità della vita stessa.
Dal paganesimo ad Halloween
Questo concetto di danzare insieme ai morti ritorna annualmente durante la celebrazione di Halloween.
Infatti le origini di Halloween rimanderebbero ad un’antica festa celtico-pagana denominata Samhain, celebrata tra il 31 ottobre e il 1 novembre. Questa occasione, che rappresentava l’eterna danza della vita e della morte, coincideva con l’inizio dell’anno celtico. L’espressione gaelica Samhain significa letteralmente “Summer End”. In seguito questo termine è stato trasformato nei paesi di origine anglosassone in “All Hallow’Eve”. In questo caso “Eve” indica “vigilia”. Con il passare del tempo questa espressione si è tramutata in Halloween. Durante queste feste la danza rappresentava lo strumento con cui connettersi ai defunti, e riflettere sul passaggio tra vita e morte.
Sonia Faseli
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