Continua l’offensiva sui diritti civili della destra e si scatena una bufera sulle parole del vicepresidente della Camera di Fdl Rampelli: “bambini che spacciano per propri figli”.
Rampelli contro i genitori gay, la destra contro i diritti lgbt
Dopo la manifestazione per i diritti delle famiglie arcobaleno a Milano si accende il dibattito sui diritti dei figli degli omosessuali e la maternità surrogata. La trascrizione all’anagrafe dei bambini nati da coppie gay tiene banco nella domenica politica, dopo il sabato della manifestazione milanese. Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera di FdI, ha suscitato l’ira delle opposizioni dopo essere intervenuto nella trasmissione In Onda:
Se due persone dello stesso sesso chiedono il riconoscimento, e cioè l’iscrizione all’anagrafe, di un bambino che spacciano per proprio figlio significa che questa maternità surrogata l’hanno fatta fuori dai confini nazionali
Queste le parole di Rampelli pronunciate su La7 per rispondere a una domanda di Concita De Gregorio sul mancato riconoscimento in italia dei delle coppie gay dopo stop delle trascrizioni all’anagrafe. La conduttrice stesse è intervenuta spiegando:
Non è che lo spacciano, così finiamo sui giornali di tutto il mondo. Il bambino è loro figlio, se si tratta di due madri è spesso nato da una delle due donne, se si tratta di due padri è spesso nato dal seme di uno dei due padri. Il bambino è tuo figlio anche se è tuo figlio adottivo
Non sono mancate le reazioni dell’opposizione e le polemiche da parte dell’opinione pubblica. Chiara Appendino, deputata del M5S, come riportato dal quotidiano Corriere della Sera, risponde al vicepresidente:
Per Rampelli esistono solo le famiglie biologiche? E le altre, come le coppie eterosessuali che adottano dei bambini, valgono meno?
Anche dal fronte Pd sono sorte indignazioni, da alcuni deputati è stata definita una frase “cattiva e violenta” invitando Rampelli ad avere più sensibilità sulla questione, visto che si tratta sempre di bambini, ed evitare toni da “osteria”.
Eugenia Roccella contro la maternità surrogata
A difendere il vicepresidente della Camera di Fdl è stata invece la ministra della Famiglia Eugenia Roccella. Nella trasmissione di ieri Mezz’ora in più, andata in onda su Rai 3, ha ribadito la sua ostilità alla maternità surrogata. Il tema in parlamento è già una battaglia del centrodestra per farne un “reato universale”.
La ministra si è espressa contro quello che chiama “utero in affitto”, parole utilizzate per sottolineare:
il vero e proprio mercato che si svolge in fiere internazionali dove la maternità può costare anche 100 mila euro
Fratelli d’Italia già il mese scorso aveva presentato in parlamento due proposte di legge per rendere la gestazione per altri un reato “universale”. Il solo articolo della proposta già presentata la scorsa legislatura da Giorgia Meloni prevedeva il divieto della maternità surrogata anche se praticata all’estero e forti sanzioni per i trasgressori, fino a due anni di carcere e multe per un milione di euro. Lo stesso stesso adesso Fdl vuole riproporre all’ordine del giorno.
Simona Alba
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