Elly Schlein si prende l’opposizione e sfida Giorgia Meloni

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Di Simona Alba

Primo confronto tra la segretaria del Pd e la premier. Schlein sfida la Meloni su lavoro e diritti: “lei ora è al governo, dia le risposte”.

Primo faccia a faccia tra Schlein e Meloni

Elly Schlein – Ph Credit Libero Quotidiano

Primo question time in parlamento ed è subito scontro tra Elly Schlein e Giorgia Meloni. La deputata dem sfida e interroga la premier sul salario minimo, suo cavallo di battaglia della campagna delle primarie, ma il governo si è sempre schierato contro questa ipotesi. La segretaria del Pd introduce subito il suo interrogativo, come riportato dall’AGI:

Lei qualche tempo fa ha definito il salario minimo uno specchietto per le allodole. Vada a dirlo a chi ha uno stipendio da fame. Mi stupisce che non vediate il nesso tra la denatalità e la condizione precaria delle donne. Perché non approviamo subito salario minimo e congedo paritario di almeno tre mesi? Aiuterebbe anche il lavoro delle donne, noi ci siamo.

La premier risponde ribadendo la sua ostilità sull’introduzione del salario minimo e ritenendo la misura inutile per il problema dei cosiddetti lavoratori poveri:

Chi ha governato fino ad ora ha reso più poveri i lavoratori italiani. Questo governo deve fare quello che può per invertire la rotta. Abbiamo dato segnali in questo senso, dei primi passi verso l’obiettivo. Però, per raggiungerlo, in un contesto come quello italiano caratterizzato da una alta copertura della contrattazione collettiva e da molto lavoro irregolare, il governo non è convinto che il salario minimo sia la soluzione. 

La segretaria Elly Schlein replica alla risposta di Giorgia Meloni, che mette le mani avanti dando la colpa al governo precedente, riservando parole dure per il governo:

Sul piano sociale la vostra azione si definisce con tre parole: incapacità, approssimazione e insensibilità. Ma la vostra propaganda sta sfumando e verrete giudicati per quello che fate e non per le facili promesse alimentate per anni che sono già smentite dal suo governo.

Solo sui congedi parentali la premier si rende disponibile a un confronto bocciando il salario minimo e tutte le altre proposte dell’opposizione.

Schlein federatrice dell’opposizione

Tutt’altro che un’asse comune tra Pd e M5S, in parlamento si è imposta la battaglia sul salario minimo e i diritti civili, Schlein si è presa tutta la scena nel duello contro la Meloni. Il leader del Movimento 5 stelle resta in un angolo, la premier rigira le domande di Conte sui mutui e risponde con altre domande. La segretaria del Pd dopo aver monopolizzato la scena parla da federatrice sperando in una lotta comune contro il governo:

una convergenza con tutte le altre opposizioni per fare insieme una battaglia in parlamento e nel paese.

Gli altri movimenti all’opposizione vedono la possibilità di uno spazio comune ma preferiscono dare più rilevanza alle rispettive prerogative.

Simona Alba

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