Oggi compie 61 anni Dave Gahan, all’anagrafe David Callcott. Il cantautore e musicista, frontman dei Depeche Mode, con i quali, nel 2020, è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. Dave ha avuto anche una carriera solista. Andiamo alla scoperta del Gahan senza band.
Da Epping a Londra
Nato a Epping, nell’Essex britannico, il 9 maggio del 1962 ha avuto un’infanzia difficile e un’adolescenza ribelle. Fu convocato per ben tre volte davanti alla corte giovanile per furto d’auto, vandalismo e graffiti. Lasciò la scuola superiore e si dedicò a lavoretti di vario genere, tra cui la vendita di bevande non alcoliche e la costruzione di edifici. E’ coinvolto nel movimento punk, allora ai suoi esordi, e nel 1977 s’iscrisse al Southend Art College di Londra, dove studiò per un breve periodo da stilista e vetrinista. Qui conobbe Martin Lee Gore e Andrew Fletcher, entrambi futuri membri dei Depeche Mode, e Alison Moyet, che di lì a poco sarebbe diventata la voce degli Yazoo. A Londra invece conobbe John Lydon, in arte Johnny Rotten, futuro cantante dei Sex Pistols, e George O’Dowd, in seguito conosciuto come Boy George dei Culture Club.
Dalla scena punk ai Depeche Mode
Nel 1980 incontrò Vince Clarke, all’epoca membro di una band chiamata French Look, ma che di lì a poco avrebbe formato con Martin e Andrew i ‘Composition of Sound’. Clark notò Gahan in un club mentre interpretava Heroes di Bowie, e gli propose il ruolo di frontman della nuova band. Curiosamente cambiano subito il nome in Depeche Mode proprio dietro suggerimento di Dave, copiandolo da una celebre rivista di moda francese. Il successo arrise al gruppo fin da subito.
Dall’inizio degli anni ’80 è diventato il magnetico frontman di una delle band simbolo della new wave e del synthpop. Tra successo planetario, tour indimenticabili e problemi di salute, ha da poco festeggiato i 40 anni di carriera alle spalle.
La carriera solista di Dave Gahan
Nel 2003 Dave pubblica il suo primo lavoro da solista, Paper Monsters, scritto in collaborazione col polistrumentista Knox Chandler. La prevalenza dell’uso della chitarra da parte di Chandler conferirono all’album sonorità abbastanza chiare e distinte, molto lontane dalla produzione dei Depeche Mode. L’album vide la promozione addirittura con un tour in America ed in Europa. L’album entrò nella top 10 della classifica europea e fu tra le prime 40 della UK Albums Chart.
Forte dal moderato successo di Paper Monsters, Dave decise di dare un ultimatum ai suoi compagni di gruppo: per la pubblicazione del nuovo disco dei Depeche Mode, pose come condizione imprescindibile di poter contribuire con pezzi propri alla stesura del nuovo album con tanto di minaccia di abbandonare la band in caso di un rifiuto. Inizialmente Gahan chiese di poter contribuire per la metà dei brani complessivi del nuovo album, ma in seguito alla mediazione di Fletcher, si accontentò di 3. Così con la pubblicazione di Playing the Angel nel 2005, sono inserite, per la prima volta in un lavoro della band, tre tracce da lui composte in collaborazione col batterista Christian Eigner ed Andrew Philpott.
Il 14 marzo 2007 il sito ufficiale dei Depeche lancia la notizia della prossima pubblicazione del secondo lavoro solista di Gahan, Hourglass. Lavoro sicuramente più maturo del precedente Paper Monsters. Il nuovo album riscosse anche maggiori consensi sia dalla critica che dal pubblico; tuttavia, per non ritardare l’uscita del nuovo disco dei Depeche Mode, Dave decise di non promuoverlo con una tournée. Nell’estate del 2008, i Depeche Mode registrarono il nuovo disco Sounds of the Universe uscito ad aprile dell’anno seguente. Anche in questa occasione, Dave contribuì con 3 brani alla scrittura del nuovo album, sempre in collaborazione con Christian Eigner e Andrew Philpott.
La malattia
I Depeche Mode partirono in tour a inizio maggio 2009, tuttavia il gruppo fu costretto a fermarsi prima del concerto di Atene a causa di una gastroenterite di Gahan. A seguito di controlli di routine svolti in ospedale, i medici scoprirono un problema ben più grave che avrebbe costretto Dave a sospendere l’attività dal vivo e a sottoporsi immediatamente a cure intensive. Con un comunicato stampa diramato il 28 maggio del 2009 che mise fine alle tante voci inseguitesi per due settimane, Dave comunicò di soffrire di un tumore alla vescica. L’operazione per la rimozione del tumore riuscì perfettamente, permettendo al gruppo di riprendere la tournée l’8 giugno da Lipsia.
Nel 2012 Dave partecipò alla pubblicazione dell’album in studio The Light the Dead See dei Soulsavers.
L’anno successivo venne invece pubblicato il 13º album in studio dei Depeche Mode, Delta Machine, dove Gahan nuovamente contribuì, insieme a Kurt Uenala, alla scrittura di tre brani. Il 23 ottobre 2015 fu pubblicato l’album Angels & Ghosts, frutto della seconda collaborazione tra Gahan e i Soulsavers. Alla pubblicazione fecero seguito sei esibizioni dal vivo, rispettivamente a Los Angeles, New York, Londra, Berlino, Parigi e Milano.
Nel 2021 Gahan annunciò l’uscita di Imposter, un nuovo lavoro da solista in collaborazione con i Soulsaver, un disco di cover con brani del repertorio di Neil Young, Bob Dylan, PJ Harvey, Charlie Chaplin, Cat Power, Mark Lanegan e altri.
Le ispirazioni di Dave Gahan
Negli anni, Gahan ha spiegato di essere stato influenzato per la sua presenza scenica sul palco da Dave Vanian, frontman dei Damned. Ma tra coloro che lo hanno ispirato ci sono stati anche David Bowie, James Brown, Elvis Presley e Prince. Nella fase iniziale della carriera Gahan era impacciato e solo dopo decine di esibizioni dal vivo ha modellato il suo stile di performer carismatico e magnetico. Molte riviste di settore l’hanno inserito nelle loro classifiche dei migliori cantanti/frontman di tutti i tempi. E la sua presenza on stage non è passata inosservata nemmeno a un occhio attento come quello di Quentin Tarantino. Gahan ha svelato che fu contattato dal regista per recitare una parte in Pulp Fiction, nel ruolo che poi invece è andato a Tim Roth.
Tantissimi auguri Dave!
Alessandro Carugini
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