Elvis Presley: il Re del Rock and Roll 

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Di Alessandro Carugini

Conosciuto da tutti come Re del Rock and Roll. Elvis Aaron Presley nasce a Tupelo l’8 gennaio del 1935 e muore a soli 42 anni a Memphis il 16 agosto del 1977. Artistica poliedrico si è fatto conoscere il tutto il mondo non solo perché era un cantante ma anche attore, musicista e ballerino. È stato uno dei più celebri cantanti della storia, per molti critici è il più grande uomo di spettacolo del XX secolo. Un’ icona culturale che è stata, ed è, fonte di ispirazione per molti musicisti ed interpreti. Le sue movenze sul palco hanno influenzato molto la cultura mondiale. I suoi movimenti del bacino, oltre a destare scandalo per l’epoca, gli procurarono l’appellativo di Elvis the Pelvis. Lui stesso non amava molto questo appellativo, come più volte ammise durante le sue interviste.

La sua attività musicale nell’arco di oltre un ventennio è stata poliedrica e multiforme

La sua notevole produzione discografica, la sua intensa attività concertistica e i suoi molteplici interessi hanno spaziato dal rock and roll, di cui è considerato l’idolo indiscusso, ai generi rhythm and blues, country and western, gospel, spiritual, traditional, melodico e pop. Nel nostro Paese fu fonte di ispirazione per cantanti quali Adriano Celentano, Little Tony e Bobby Solo e la sua figura, nell’immaginario collettivo, ha oltrepassato nettamente il confine che divide un fenomeno prettamente musicale da una leggenda. Dopo la morte, il fenomeno si è ulteriormente intensificato, rendendo Presley un vero e proprio oggetto di culto e venerazione per molti fan e collezionisti.

Moltissime sue canzoni sono diventate delle Hit nella Top Chart di Billboard, un punto di riferimento per le vendite del mercato d’oltreoceano. Invece nel Regno Unito Elvis fu un vero recordman piazzando ben ventuno singoli in vetta alle classifiche, spesso con permanenze di ben 80 settimane al primo posto… Una cosa mai vista prima e dopo! I suoi 45 giri rimasero, complessivamente, in classifica per oltre 1277 settimane, mentre i suoi LP restarono nella Top 10 per un periodo ininterrotto che va dal novembre del 1958 al luglio del 1964. In soli ventiquattro anni di carriera ha pubblicato 61 album, vendendo oltre un miliardo di dischi in tutto il mondo. Ha così conquistato il record di dischi venduti da un solo cantante.

13 Marzo 1956: il mondo conosce Elvis Presley

In USA è stato stampato il 13 Marzo del 1956, mentre in Italia nel dicembre dello stesso anno, il primo disco di Elvis Presley si intitolava semplicemente Elvis Presley mentre in Inghilterra venne pubblicato con il titolo Rock’n’roll ed ha ben 5 canzoni diverse. Nel nostro è stato messo in commercio dalla RCA Italiana con numero di catalogo A12P 0031 e ristampato nel 1962 con un nuovo numero di catalogo LPM 1254. Una piccola curiosità circa l’edizione nostrana: fino al 1966 è distribuito con una diversa tracklist, infatti i pezzi Blue Moon e I’ll never let you go, sono sostituiti dalle canzoni Hound Dog e Don’t Be Cruel. Solo a partire dalla ristampa italiana del 1974 la tracklist fu quella dell’edizione americana.

L’album ha fatto il suo esordio in classifica al numero 11 ed in poco tempo raggiunse la vetta, trascorrendo ben dieci settimane consecutive al numero uno della classifica Top Pop Albums di Bilboard nel 1956. La foto di copertina è accreditata al fotografo William S. Randolph e le prime copie di questa pubblicazione avevano la scritta Elvis di color rosa chiaro mentre nelle successive il rosa divenne più scuro. La copertina dell’album London Calling dei The Clash è una citazione a questo album. E’ il primo album rock and roll ad arrivare in cima alle classifiche con un milione di copie vendute. E’ certificato disco d’oro il 1 novembre del 1966 e disco di platino l’8 agosto del 2011 dalla Recording Industry Association of America.

L’esposizione mediatica e la fretta di pubblicare un LP

Elvis Presley fece ben quattro settimane consecutive di partecipazioni nel programma televisivo dei Dorsey Brothers, Stage Show all’inizio del 1956. Tutta questa esposizione mediatica spinse la RCA a capitalizzare il momento d’oro del cantante. Così decisero di pubblicare un album il prima possibile, visto anche il successo del suo primo singolo Heartbreak Hotel. Con sole due sessioni in studio la RCA Victor ottenne undici tracce, appena sufficienti per riempire un LP. A queste si aggiunsero le canzoni registrate ai Sun Studios, delle quali la RCA aveva acquistato i diritti. I brani del periodo Sun Records erano I Love You Because, Just Because, Tryin’ to get to you, I’ll Never Let You Go (Little Darlin’)Blue Moon.

Gli altri sette brani sono stati scelti dalla sessioni RCA Victor, tutto ciò per rendere l’album di una durata accettabile. Visto che le informazioni circa la registrazione di questi brani erano frammentate, c’è la convinzione che Presley stesso le abbia prodotte. Le altre tracce sono: Money Honey di Jesse Stone, il successo di Ray Charles del 1955 I Got a Woman ed il frenetico Tutti Frutti di Little Richard. I restanti brani sono un pezzo rockabilly Blue Suede Shoes. Gran pezzo che non venne mai pubblicato come singolo per proteggere e lanciare la carriera di un artista della Sun, Carl Perkins, l’autore della canzone. Le altre tracce presenti nell’LP sono I’m Counting on You, One Sided Love Affair e I’m Gonna Sit Right Down and Cry (Over You).

Nel frattempo Elvis era al numero uno con un altro 45 giri Lawdy, Miss Clawdy / Shake, Rattle and Roll, ma questa è un’altra storia…

Alessandro Carugini

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