Narciso si racconta al Metropolitan Magazine: poliedrico artista Drag che ha partecipato anche allo show Drag Race Italia.

Certe mete possono sembrare irraggiungibili: è difficile che ci sarà quella spinta, quella folata di vento che ti farà volare. Sono sempre stato del parere che anzitutto bisogna aiutarsi con le proprie forze: poi, se non è abbastanza, chiedere aiuto a chi ci sta intorno.

Narciso

Drag singer originario di Frosinone, il progetto musicale e artistico di Narciso nasce nel 2017 e abbiamo avuto il piacere di intervistarlo. Un talento musicale, una persona attiva per i diritti della comunità e un essere umano piacevole e spigliato.

Narciso, chi è l’artista drag?

Narciso, l'intervista al drag singer

MM: “Te lo chiediamo subito, chi è Narciso?”

N: Chi è Narciso? Io l’ho sempre definito come un’anima retrò tempestata di scintillanti glitter. Narciso è un’entità, qualcosa di splendido e meraviglioso in grado di unire le più diverse prospettive, dalle diverse età e diversi modi di pensare e vivere la vita. Tutto questo avviene attraverso la musica, cercando di rendere alcuni valori tipici della comunità fruibili da chiunque. Ad oggi sono un cantautore e un drag singer e non smetto di far musica per battermi per i valori sociali che tutti dovrebbero avere

MM: “Perchè hai scelto il nome Narciso?”

N: Per due fattori: da una parte c’è il mito, ma non c’è solo questo in termini di vanità… Sono una persona vanesia e lo ammetto! Ma non è solo questo: ciò che ho sempre ammirato del mito è ciò che trovo il suo punto saliente: la rinascita dopo la morte. Narciso deve morire per poter rinascere come splendido fiore e ispirare le altre persone. Infatti ho tratto molto da questo mito. Sul lato personale ti dirò: io sono cresciuto con mia nonna da parte materna e da quando ero piccolo amavo giocare nel suo giardino. Lì crescevano spontaneamente dei Narcisi selvatici e lei amava chiamarmi il suo piccolo Narciso. Quindi diciamo che c’è un po’ del mio personale (mia nonna, la donna più importante della mia vita) e un po’ del mio amore per questo mito.”

Narciso, la storia dell’artista di Drag Race Italia

MM: Ci raccontavi che eri in ragazzo un po’ insicuro e che sei molto legato alla famiglia. Che rapporto hai con i tuoi familiari… Insomma: come l’hanno presa?”

N: Ti dirò: mi sono sempre ritenuto molto fortunato da questo punto di vista. Ho una famiglia meravigliosa che mi ha sempre sostenuto in ogni mia scelta, sotto ogni punto di vista, capendo ciò che sono come persona al di là di tutto. La prima persona con cui ho affrontato il discorso del mio orientamento sessuale è stata mia sorella. Io mi sono dichiarato e le ho chiesto un abbraccio. La cosa sorprendente è che lei invece mi ha guardato con una faccia irritata e ha detto *no che non ti abbraccio, io non ti abbracciavo nemmeno prima e per me non è cambiato assolutamente niente* perché era vero, tra me e lei è rimasto tutto naturale esattamente come prima. I miei genitori invece sono arrivati a capirlo da soli. Possiamo però dire che io abbia vissuto due diversi coming out: uno sulla mia omosessualità e uno come artista drag. La cosa bellissima è che ad oggi i miei genitori sono grandissimi fan di Narciso: mi seguono ovunque, mia madre si è addirittura fatta Instagram e Tiktok per potermi seguire! E su Tiktok segue una sola persona: Narciso!”

MM: “Immaginiamo che effetto faccia al tuo Narciso interiore!”

N: Sì assolutamente, non ti nego che sia bellissimo! Ma soprattutto questa cosa mi dà speranza nel pensare che sebbene io sia fortunato da questo punto di vista, tanti ragazzi queer e che fanno comunque parte della comunità LGBTQIA+ non hanno questa fortuna. Io vengo da un piccolo paesino della provincia di Frosinone- Quindi pensare che anche i miei genitori, che sono sempre stati all’interno di una piccolissima società con un modo di vedere che sarebbe potuto essere molto più ristretto, sono invece riusciti ad amare un figlio per come è. Io spero vivamente che tutti i ragazzi possano avere la mia stessa fortuna. Ma ricordiamo anche che la famiglia è quella che ci scegliamo, non necessariamente quella in cui nasciamo.

“Parliamo di gossip: sei single?”

N: No, non sono single! Sono felicemente fidanzato, da qualche anno e convivo con questa persona che mi ama e mi fa stare bene. Ama anche narciso nonostante i suoi continui sbalzi d’umore e i tutti gli impegni che tolgono tempo alla nostra vita insieme. Però si fanno delle scelte e sono molto contento di aver trovato una persona come lui.

“Tra Narciso e Stefano una grande condivisione di valori”

“Qual è la grande differenza che vedi in te quando sei Narciso e quando non lo sei?”

N: La differenza tra Narciso e Stefano? Non è una domanda facile, perché di base c’è una fortissima condivisione tra quello che sono i valori, gli obiettivi, le lotte per le quali schierarsi: entrambi condividono gli stessi ideali e sentimenti. Ecco, è pur vero che Narciso non ha mai avuto peli sulla lingua, non ragiona quando deve aprir bocca ma lo fa e basta (d’altronde sono un Ariete ascendente Pesci quindi non possiamo aspettarci qualcosa di diverso!) e invece Stefano ci ragiona un pochino di più. Però io non l’ho mai vissuta come una vera e propria separazione. Perché ad oggi mi rendo conto che Narciso ha sempre fatto parte della vita di Stefano, semplicemente ora si è materializzato in qualcosa di tangibile e consistente, cosa che fino a qualche anno fa magari non era.

MM: “Quindi ci hai creduto fino all’ultimo? Ci sono state delle difficoltà nel tuo percorso?”

N: Sempre. Ci ho creduto sempre. Sicuramente la mia non è stata un’adolescenza facilissima… Per non parlare dell’infanzia: in fondo ero l’unico ragazzino che era o chiuso dentro una sala di danza o seduto davanti ad un pianoforte. Insomma, non correvo dietro ad un pallone. Quindi già questo faceva emergere qualcosa di strano. Per quanto riguarda la mia crescita emotiva è stato un percorso difficile. Per quanto riguarda Narciso, forse ad oggi ci sono delle difficoltà che un clima politico può imporre. Per questo in alcuni contesti potresti trovare delle porte chiuse. Ma in fondo Narciso si sente anche un po’ come San Pietro: con molte chiavi che possono aprire ogni porta. Io non perdo mai la speranza perché dopo la tempesta sorge il sole quando meno te lo aspetti.

Narciso, l’intervista

MM: “Adesso questo dobbiamo chiedertelo: quale musica ti piace?”

N: La mia cantante preferita in assoluto è Shakira: adoro la sua capacità di mettere in musica alcune emozioni che possono essere comuni a tutti. Seguo Shakira dai suoi esordi: noi la conosciamo come la regina dei tormentoni estivi latin ma ha una capacità di scrivere e ha nel suo repertorio alcuni brani che per me sono capolavori, emotivi. Ascolto poi tantissimo pop, ma mi piace variare: sento molto anche rock e jazz. Mi definirei come una spugna al livello artistico: amo usufruire di tutto ciò che questa arte ha da offrire. Ho una passione: collezionare le versioni più rare di album musicali originali. Quindi in casa ho una collezione infinita di tutte le versioni deluxe dei miei artisti preferiti.

MM: “Cosa vorresti dire ai ragazzi e le ragazze che vogliono intraprendere la carriera artistica e sono queer?”

N: Gli direi sicuramente di prepararsi, perché non è per niente facile. Ma gli direi anche di non permettere a nessuno tarpare le loro ali: se avete un sogno o una passione dovete sempre impegnarvi nel raggiungimento dei vostri obiettivi. Sarà veramente difficile, ci saranno momenti in cui penserete ma chi me l’ha fatto fare o che non siete all’altezza. Ecco, non pensatelo mai: avete una magia dentro che nessuno può togliervi e dovete diffonderla al mondo e dimostrare a tutti quanto valete . Alle soggettività queer direi di non aver fretta nel capire chi siete o chi volete essere. Non c’è un regolamento, non ci sono i dieci comandamenti di nessuna identità, non c’è un timer o una legge che vi dica come dovete essere. Prendetevi il tempo di comprendere e amare la piena e unica magia che siete!

Maria Paola Pizzonia

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