Dopo più di una settimana dalla morte di Nahel, giovane ucciso da un colpo di pistola per mano della polizia, in Francia continuano le proteste. La notte scorsa sono stati registrati 81 tentativi di incendio lungo le strade del Paese. Il Ministero dell’Interno ha fatto sapere che ci sono stati 20 arresti e un poliziotto ferito nel corso della nottata.
Francia, altra notte di scontri
Le proteste in tutta la Francia continuano. La morte del 17enne Nahel, ucciso da un agente di Nanterre, ha suscitato la rabbia dei cittadini che da più di una settimana scendono nelle strade per chiedere giustizia. Sono tantissimi giovani che protestano contro l’ingiustizia della morte di Nahel. Questa notte si contano 20 arresti e un agente di polizia ferito. Inoltre un edificio è stato danneggiato e ci sono stati 81 tentativi di incendio, con obiettivi le auto parcheggiate e i cassonetti della spazzatura. Pian piano però pare che le proteste violente si stiano fermando e si stia tornando gradualmente alla normalità.
Il governo pensa ad una stretta sui social
Il governo francese conferma la linea dura contro le rivolte dei giorni scorsi e, su consiglio del presidente Macron, pensa anche alla possibilità di limitare l’accesso ai social media. Il portavoce dell’esecutivo, Olivier Véran, ha escluso l’ipotesi di “blackout generalizzato” delle piattaforme social, ma ha evocato la sospensione di “alcune funzionalità”. Per evitare nuovi scontri e disordini, il governo francese non ha escluso l’ipotesi di un blocco dei social media. “Su alcune piattaforme c’è la geolocalizzazione che permette ai giovani di ritrovarsi in un determinato luogo, mostrando scene di come appiccare il fuoco. Sono appelli all’organizzazione dell’odio nello spazio pubblico e in questo contesto abbiamo l’autorità per sospenderlo”.
Oltre un miliardo di danni per le imprese
Dall’inizio delle proteste si fa una conta dei danni. Geoffroy Roux de Bézieux, dirigente del Medef, principale associazione degli imprenditori francesi, stima i danni alle imprese di almeno un miliardo di euro, senza contare il danno d’immagine per il turismo. Secondo i suoi dati, oltre 200 negozi sono stati completamente saccheggiati, 300 agenzie bancarie distrutte, 250 tabaccherie sono state prese di mira. Sono stati attacchi compiuti con una violenza assoluta. “È stato rubato tutto, anche i registratori di cassa, prima di mettere a fuoco per distruggere”, ha sottolineato. Gli scontri si sono riaccesi dopo la morte del 27enne colpito da un proiettile “flash -ball” della polizia a Marsiglia. Pian piano i violenti scontri però sembra si stiano spegnendo.
Giulia Simonetti
Seguici su Google News