La leader birmana e premio Nobel Aung San Suu Kyi, estromessa da un colpo di Stato militare nel 2021, è stata trasferita dalla prigione in cui si trovava in un edificio governativo. Lo ha detto un funzionario della Lega nazionale per la Democrazia in condizione di anonimato, precisando che sta già avendo incontri con varie personalità, tra cui il portavoce della Camera bassa del Paese TiKhun Myat.

Aung San Suu Kyi trasferita in un edificio governativo

Aung San Suu Kyi trasferita dalla prigione- Photo Credits Il Post
Aung San Suu Kyi trasferita dalla prigione- Photo Credits Il Post

La leader è stata trasferita dalla prigione a quello che è stato definito come “un complesso per vip” a Naypyidaw dopo le recenti preoccupazioni per la sua salute. “Daw Aung San Suu Kyi è stata trasferita in una sede di alto livello lunedì sera”. Lo ha riferito ad AFP un funzionario della Lega nazionale per la Democrazia in condizione di anonimato. Dal 1 febbraio 2021, quando i militari hanno preso il potere nel Paese, rovesciando il suo governo eletto, il premio Nobel, 78 anni, è stata vista solo una volta in foto sgranate scattate in tribunale.

Le accuse nel 2021

Nel gennaio 2021 le forze armate hanno messo in atto un colpo di stato, arrestando la leader e trasferendo tutti i poteri al capo delle forze armate Min Aung Hlaing. Condannata nel dicembre 2021 a quattro anni di reclusione, poi ridotti a due. Accusata di istigazione al dissenso e violazione delle norme sul Covid-19. Successivamente le sono state comminate ulteriori pene per importazione illegale, mancato rispetto delle restrizioni per la pandemia e per corruzione. Un totale di 33 anni di detenzione. I gruppi per i diritti hanno definito il suo processo “una farsa” e uno strumento progettato per escludere la popolare leader dalla politica.

I contatti con la leader

Dal suo arresto nel 2021, nessuno ha avuto la possibilità di avere contatti con la leader birmana. Secondo una fonte anonima la Suu Kyi ha incontrato il portavoce della camera bassa del Paese, Ti Khun Myat. Probabilmente incontrerà Deng Xijuan, l’inviato speciale della Cina per gli affari asiatici, in visita nel Paese. Inoltre a luglio, il ministro degli Esteri thailandese ha dichiarato di aver incontrato la leader Suu Kyi. Questo sarebbe il primo incontro noto con un inviato straniero dopo la sua detenzione. Un portavoce della giunta ha detto ad AFP che l’incontro è durato più di un’ora, senza fornire dettagli sui temi discussi.

Giulia Simonetti

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