È arrivato ottobre, l’estate è ormai finita. L’autunno è cominciato e finalmente sta arrivando la notte più spaventosa di tutte, quella di Halloween. E quale miglior modo di passare la notte delle streghe se non con un bel film (o anche di più) in compagnia? Inauguriamo, con questo primo film, Halloween Pills, la rubrica che ci seguirà per tutto il mese di ottobre con una serie di pellicole perfette per essere viste proprio la notte del 31. E quale miglior modo di iniziare se non da uno dei capisaldi dell’horror contemporaneo? Stiamo parlando di The Conjuring di James Wan, del 2013. Già regista di uno degli horror più acclamati degli ultimi trent’anni (Saw), Wan gira un capolavoro di puro orrore classico con un gusto anni Settanta nel setting e nella regia. Un film che ami o odi, tanto legato a dettami del classico horror ma che vengono resi propri e ricalcolati. Un istant classic perfetto per la notte più spaventosa di tutte.

The Conjuring: la credibilità delle storie personali

The Conjuring: I Warren (Patrick Wilson e Vera Farmiga) in una scena del film

Basato su fatti realmente accaduti, The Conjuring segue la storia dei coniugi Warren (Patrick Wilson e Vera Farmiga), due investigatori del paranormale ingaggiati dalla famiglia Perron per scoprire cosa sta accedendo nella loro casa appena acquistata. Gli strani eventi si fanno sempre più insistenti: da strani lividi apparsi durante la notte, alla morte del cane fino a vere e proprie apparizioni paranormali. Girato praticamente senza CGI, The Conjuring trova la sua forza non tanto in come tratta l’orrore, ma più nei suoi risvolti familiari e personali. Certo, parliamo comunque di un film che mantiene un livello sempre alto di tensione e paura per ciò che può accadere. Sintomo di una scrittura ottima. Non si ha mai la sensazione di essere in pericolo e mai la sensazione di essere al sicuro. Si avverte, in ogni fotogramma, un senso di sinistro e di inquietante. Come se la pellicola stessa fosse invasa e controllata dallo spirito che tormenta la famiglia Perron. Il gusto così anni Settanta, poi, porta allo stremo questo concetto, incasellando il film in un tempo perduto e fuori dagli schemi. Resta però centrale e vero fulcro narrativo del film, la storia personale dei Perron e degli stessi Warren. I Perron sono una famiglia normale, non legata ad elementi paranormali di alcuna sorta. Si sono semplicemente ritrovati in una casa infestata e hanno chiesto aiuto, come se fosse la cosa più normale del mondo, ai Warren. E i Warren stessi sono perfettamente credibili. Sono rassicuranti nei loro volti e guidano lo spettatore verso la risoluzione del mistero. Non sono invincibili e hanno paura, che è ciò che li rende così umani e ci fa così empatizzare con loro. In particolare, la storia di Lorraine Warren (interpretata da una fantastica Vera Farmiga) è quella che più di tutte funziona.

gusto anni Settanta

James Wan, oltre che nel setting, inserisce anche la propria mano da regista negli Anni Settanta in modo perfetto. The Conjuring è un film che esce direttamente dalla New Hollywood horror americana con camera ferma, piantata che si alterna a dei piani sequenza clamorosi. Il momento dell’arrivo dei Warren è meraviglioso per come viene costruito, girato e soprattutto per il finale di sequenza ricco di significato. È un film che non si basa sullo spavento puro (i jumpscare ci sono, sì, ma sono costruiti alla perfezione) ma sul mood, sul non detto e su un gusto classicissimo nella narrazione horror. Non rivoluziona niente, narra una storia di per sé semplicissima e piena di elementi già visti. Ma la grandezza di Wan e The Conjuring è proprio qui, nel rimescolare le carte del già visto e modellare dell’horror puro e crudo che soddisfa e fa godere. Un film tanto classico e moderno allo stesso tempo, quanto perfetto per essere visto nella notte di Halloween a luce spenta e incollati allo schermo.

Alessandro Libianchi