La cantante di fama mondiale Pink racconta la sua overdose. E non solo: nel programma americano 60 minutes Alecia Beth Moore si racconta e racconta la sua vita prima del successo.

Pink e l’overdose: espressione di profonda sofferenza

La cantante sul palco © Kercalo Spettacolo
La cantante sul palco © Kercalo Spettacolo

«Il Giorno del Ringraziamento del 1995 ero a un rave e sono andata in overdose. Avevo preso ectasi, polvere d’angelo, cristalli, ogni genere di cosa», ha spiegato. «Avevo esagerato». Pink descrisse per la prima volta l’overdose nel 2012, in un’intervista a Shape, e spiegò che «non era proprio il caso di andare in ospedale, ma ricordo di essermi alzata dal pavimento la mattina, e quella fu l’ultima volta. Non ho mai più toccato una droga».

Ero una punk e soffrivo», ha rivelato la cantante. Raccontando anche che i suoi genitori erano spesso contrari al farle avere rapporti di amicizia con altri bambini della sua età. «Fondamentalmente, sono cresciuta in una casa dove ogni giorno i miei genitori si urlavano addosso, si lanciavano oggetti e si odiavano. E poi mi sono drogata. Vendevo droga. Poi sono stata cacciata di casa. Ho abbandonato la scuola superiore. Ero fuori dai binari».

La svolta: come è iniziata la sua carriera

Il momento del cambiamento arriva quando un DJ le offre uno spazio per esibirsi durante una serata hip-hop. «Il suo unico avvertimento era che non potevo drogarmi, quindi non l’ho fatto», ha detto in quel momento. «Quando decido una cosa, vado a fondo». Da lì, poco dopo Pink firma un contratto con LaFace Records. Inizialmente come membro del gruppo femminile R&B Choice, per poi lanciare la sua carriera da solista nel 2000.

E adesso canta Who Knew, una canzone scritta dopo aver perso due amici per overdose. «Purtroppo ho perso diversi amici per overdose» ha spiegato al Kelly Clarkson Show all’inizio di quest’anno. La sua amica Sekou Harris morì di overdose di eroina: entrambe avevano solo 14 anni. «Ma la cosa che amo di questa canzone adesso, dopo tutti questi anni, è che non mi stanco mai di cantarla, e ha assunto così tanti significati diversi nel corso degli anni. A un certo punto parlava di mia nonna. Poi il mio cane. Ho perso delle persone, quindi è un’emozione sempre un po’ fresca nel mio cuore».

(Fonte: Rolling Stones US – Traduzione: Rolling Stones Italia)

Marianna Soru

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