Nello spazio di Metropolitan Today un evento drammatico: l’11 gennaio 1996, dopo 3 anni di prigionia, il piccolo Giuseppe Di Matteo veniva strangolato e sciolto nell’acido in uno dei più brutali e terribili delitti di cosa nostra
Giuseppe Di Matteo, il sequestro e la morte per mano di cosa nostra
“Ho pagato con la mia coscienza una scelta sbagliata e quando ho cercato di porre rimedio, scegliendo la collaborazione con lo Stato, ho dovuto subire la più vigliacca delle vendette, perdendo un figlio bambino.”
Queste le drammatiche parole dichiarate da Santino Di Matteo, il padre di Giuseppe di Matteo, a La Stampa nel 2007. Il calvario del piccolo Giuseppe cominciò a soli dodici anni il 23 novembre 1993 quando venne rapito in un maneggio da alcuni mafiosi che si erano spacciati da agenti della Dia e l’avevano convinto a seguirli con la scusa di portarlo dal padre. All’epoca Santino di Matteo, uno dei mafiosi che partecipò alla strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, era un collaboratore di giustizia che stava facendo importanti rivelazioni sul terribile attentato del 1992.
Per questo i boss Matteo Messina Denaro, Leoluca Bagarella, Giuseppe Graviano e Giovanni Brusca decisero di rapirgli il figlio Giuseppe per spingerlo a ritrattare le sue dichiarazioni. Il piccolo Giuseppe sarà poi assassinato da Enzo Salvatore Brusca, Vincenzo Chiodo e Giuseppe Monticciolo l’11 gennaio 1996 dopo tre anni di prigionia tra Trapani, Agrigento e Palermo.
I processi contro mandanti ed esecutori materiali
“Ho ucciso io Giovanni Falcone. Ma non era la prima volta: avevo già adoperato l’auto bomba per uccidere il giudice Rocco Chinnici e gli uomini della sua scorta. Sono responsabile del sequestro e della morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, che aveva tredici anni quando fu rapito e quindici quando fu ammazzato. Ho commesso e ordinato personalmente oltre centocinquanta delitti. Ancora oggi non riesco a ricordare tutti, uno per uno, i nomi di quelli che ho ucciso. Molti più di cento, di sicuro meno di duecento.”
Questa è la confessione di Giovanni Brusca a proposito del delitto Di Matteo riportata nel libro “Ho ucciso Giovanni Falcone” di Saverio Lodato. I processi per la morte di Giuseppe di Matteo, con l’aiuto di alcune rivelazioni di collaboratori di giustizia come, ad esempio, Gaspare Spatuzza e di varie operazioni antimafia furono diversi prima di accertare la verità dei fatti. Anche Matteo Messina Denaro, infine, dopo il suo arresto di un’anno fa, ammise di essere responsabile del sequestro del piccolo Giuseppe ma non dell’omicidio.
Altre ricorrenze importanti
L’11 gennaio del 49 a.C. Giulio Cesare varcò il Rubicone scatenando la guerra civile. La Cassa di Risparmio di Venezia venne fondata l’11 gennaio 1822 divenendo la prima cassa di risparmio in Italia. Il Grand Canyon Natonal Monument venne invece ideato l’11 gennaio del 1908. L’11 gennaio 1922 è una data importante per la storia della medicina perché in questa data l’insulina venne utilizzata per la prima volta per curare il diabete umano.
Un primato femminile è quello dell’11 gennaio 1935, quando Amelia Earhart fu la prima donna a volare in solitaria dalle Hawaii alla California. L’11 gennaio 1944 Galeazzo Ciano, Emilio De Bono, Luciano Gottardi, Giovanni Marinelli e Carlo Pareschi vennero fucilati a Verona dopo aver sfiduciato Mussolini in una drammatica seduta del gran consiglio del fascismo il 25 luglio 1943.
5 anni più tardi, l’11 gennaio 1948 molti italiani vennero uccisi nel brutale eccidio di Mogadiscio perpetrato dai somali. I Beatles, invece raggiunsero il successo, con il singolo “Please Please Me” l’11 gennaio 1963. Il governo degli Stati Uniti diede il via alla guerra del Golfo autorizzando l’intervento militare in Iraq l’11 gennaio 1991. Infine, sempre il governo degli Stai Unti aprì il famigerato carcere di Guantanamo a Cuba l’11 gennaio 2002.
Nati oggi
Ricordiamo il famoso pittore italiano Girolamo Francesco Maria Mazzola detto Il Parmigianino e la famosa annunciatrice Rai Nicoletta Orsomando. Facciamo, infine, gli auguri a Massimo Lopez.
Morti oggi
Un carcinoma polmonare si portava via Fabrizio De Andrè l’11 gennaio del 1999. Un tumore al pancreas uccideva Mariangela Melato l’11 gennaio 2012. 3 anni dopo, l’11 gennaio 2015, se ne andava a causa di un cancro al fegato Anita Ekberg. Ricordiamo infine il compianto presidente del parlamento europeo David Sassoli morto l’11 gennaio 2022 dopo aver sofferto per anni di una grave forma di mieloma.
Stefano Delle Cave
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