Si è spento oggi dopo una lunga malattia Enzo Moscato, 75 anni, classe 1948. L’autore, regista e attore era considerato il massimo esponente della Nuova Drammaturgia Napoletana, quella nata post Eduardo De Filippo e che al suo interno contò altre magnifiche stelle come Annibale Ruccello.
Enzo Moscato ha diretto il Teatro Mercadante dal 2003 al 2006 e insegnato drammaturgia e scrittura teatrale al Suor Orsola Benincasa e all’Università di Fisciano dal 2005 al 2010. Al cinema è stato diretto da Mario Martone per “Morte di un matematico napoletano”, “Rasoi” e “Il giovane favoloso”. Tra i film più noti anche “I vesuviani” nell’episodio Maruzzella diretto da Antonietta De Lillo. Tornerà a lavorare con la regista nel film “Il resto di niente” nel 2004. Nel 1993 fu diretto da Pappi Corsicato nel film “Libera”. Nel 2005 è nel cast di Mater Natura di Massimo Andrei nell’iconico ruolo di Europa, madre adottiva di tutti i femminielli. Il suo ultimo film, “Sul vulcano”, è del 2014.
Autore prolificissimo, Moscato dagli anni Ottanta in poi ha raccontato i disagi sociali di un intero popolo, spesso ambientando i suoi drammi in quei Quartieri Spagnoli che tanto amava e che non ha mai lasciato. La sua vingua era vivida, musicale; i suoi personaggi ambigui, contraddittori, ma pieni di vita. Con un teatro scritto e interpretato in forme coraggiosamente inconsuete, una lingua arcaica e modernissima, un plurilinguismo tutto suo che lo hanno imposto all’attenzione della critica e del pubblico non solo italiani, Moscato è considerato l’interprete di un nuovo teatro di poesia, che riconosce i suoi ascendenti nei grandi autori e compositori napoletani ed internazionali, come Artaud, Genet, i poeti maledetti di fine ‘800 e Pasolini.
Dopo aver frequentato il liceo classico Genovesi, Moscato si laureò in Filosofia alla Federico II con una tesi sui rapporti tra i movimenti politici di liberazione sessuale e la psicoanalisi. Nel 1980 iniziò l’attività in teatro con un notevole successo di pubblico e di critica. Scannasurice, Signurì signurì, Piece noire, Rasoi, Ragazze sole con qualche esperienza, Embargos, Luparella, Ritornanti, Toledo Suite: tantissimi i capolavori scritti, messi in scena e interpretati in quarant’anni di carriera.
Moscato è stato anche un grandissimo interprete. Ha inciso quattro dischi: Embargos (1994), Cantà (2001), Hotel de l’Univers (2005) e Toledo Suite (2012). Amatissime le versioni di Palomma ‘e notte di Salvatore Di Giacomo, inclusa anche nella colonna sonora del film Morte di un matematico napoletano; e Palomma inclusa nel disco Toledo Suite del 2012.
Napoli e il teatro tutto lo piangono e lo ricorderanno per la sua grande passione, il calore e il suo spirito critico. La sua eredità continuerà a vivere in intere generazioni di artisti, attori, registi, musicisti e drammaturghi che di lui hanno amato il lavoro e la dedizione e lasciato un segno nella loro arte.