Un nuovo matrimonio, a distanza di tempo, che coinvolgerebbe il binomio Aprilia-Superbike? Uno scenario che oggi sembra essere complicato, soprattutto per la voglia di Noale di competere fortemente nella prossima stagione di MotoGP: dietro alla Ducati, assoluta dominatrice degli ultimi campionati, il vuoto di potere lasciato dai team giapponesi (Yamaha e Honda) potrebbe agevolare proprio la moto nera italiana che potrebbe competere fortemente con la flotta governata da Borgo Panigale. Il futuro, però, potrebbe riservare grandi sorprese per la categoria delle derivate: in caso di cambiamenti di regole che eleverebbero la statura del campionato, considerato di “Serie B” da Massimiliano Rivola, il costruttore veneto valuterebbe molto attentamente un ritorno nel porto della SBK.

Aprilia-Superbike, le parole di Rivola non chiudono definitivamente la porta

(Credit foto – pagina Facebook del team di Noale)

Siamo in un momento di revisione delle regole e dovrebbe essere una occasione – ha spiegato Massimiliano Rivola di Aprilia nella dichiarazioni riportate da Mow – La Superbike non può essere una Serie B della MotoGP. Rendere le MotoGP troppo lente non è intelligente. Non possiamo essere più lenti delle superbike e l’unico futuro che vedo per il mondiale delle derivate di serie è quello di avere le stesse regole della Superstock. È ridicolo permettere che moto da 45000 Euro competano contro moto da 25000 Euro. Le moto dovrebbero mantenere lo stesso nome dovrebbe bastare svitare gli indicatori di direzione, gli specchietti retrovisori, la targa e poi correre. Questo è il messaggio che ogni produttore vuole trasmettere perché così potrà vendere le moto. A noi non interessa il Mondiale Superbike perché, come ho detto, al momento sembra un campionato di serie B della MotoGP, ma se stabiliscono regole giuste, allora saremo felici di esserci anche noi. Per ora abbiamo omologato la 1100 per l’Endurance perché crediamo sia una classe in cui vale la pena essere presenti“.

(Credit foto – pagina Facebook del team di Noale)

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