In occasione di questa giornata in tantissimi propenderanno per organizzare una grigliata. Ma l’appello alla prudenza per le ustioni da Pasquetta arriva dai medici dell’Ospedale Cardarelli di Napoli. Che si dicono preoccupati per il grande numero di feriti da ustioni che arriva al Pronto Soccorso proprio in questa giornata.

Ustioni a Pasquetta: l’appello dei Medici dell’Ospedale Cardarelli di Napoli

Lo scorso anno oltre il 30% dei pazienti trattati nel reparto Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli è arrivato a causa di bruciature causate dall’alcol etilico denaturato. Sfortunatamente questo prodotto si tramanda di generazione in generazione, nonostante la sua pericolosità, soprattutto nonostante oggi esistano prodotti alternativi molto più sicuri ed efficaci. E la leggenda popolare continua a ritenerlo un ottimo combustibile. Ma che lascia seri danni, in caso di bruciature: la pelle è infatti l’organo più esteso del nostro corpo.

Nei punti dove viene danneggiato va sostituito mediante autotrapianto, ma se l’organo è danneggiato per più del 60, 70% la sua funzionalità è compromessa e il paziente rischia di morire. L’appello è di Gianmarì Di Nola, chirurgo plastico. “L’alcol va bandito dalle case perché è una delle prime cause di ustioni gravi. Inoltre non serve a niente. Non è efficace come disinfettante e non è efficace per accendere il fuoco. Siamo nel 2024, esistono oggi una miriade di nuovi presidi più sicuri ed efficaci adatti a questi scopi”.

Dice Romolo Villani, primario del reparto Terapia Intensiva Grandi Ustionati del Cardarelli «La Pasquetta è sempre un momento di grande gioia e spensieratezza che avvicina le famiglie e gli amici. Ma basta una sciocchezza come l’utilizzo dell’alcol sulle fiamme per causare gravi danni permanenti e, in alcuni casi, la morte.  Lo scorso anno il 30% dei pazienti che abbiamo trattato nel nostro reparto erano arrivati da noi a causa di un utilizzo improprio dell’alcol per accendere fuochi o barbecue. La pratica di spruzzare alcol sulle fiamme o anche su dei carboni che paiono non in combustione è rischiosissima. Per questa ragione, anche quest’anno abbiamo deciso di fare un appello pubblico a non usare alcol o infiammabili per accendere fuochi o babercue; basta un attimo per rovinare una vita.»

Marianna Soru

Seguici su Google News