Riconfermato Presidente del Venezuela l’apertamente fascista Nicolas Maduro, che ricopre questo incarico dal 2013. Nonostante le irregolarità denunciate, ha vinto contro il suo diretto avversario con 5.150.092 voti, ovvero il 51,2%. Mentre l’avversario, Edmundo Gonzalez Urrutia, ha portato a casa 4.445.978 voti, ovvero il 44,02%. Lo ha annunciato il Consiglio elettorale nazionale (Cne), sei ore dopo la chiusura dei seggi. L’affluenza alle urne è stata del 59%.
Nicolas Maduro, il fascismo e le irregolarità denunciate
Inequivocabili le parole del neo eletto presidente. “Non ci sono riusciti con le sanzioni, con l’aggressione, con la minaccia. Non ce l’hanno fatta ora e non ce la faranno mai con la dignità del popolo del Venezuela. Il fascismo in Venezuela, la terra di Bolivar e Chavez, non passerà: Chavez vive. Chavez, questo trionfo è tuo”. Ieri, nel giorno delle elezioni, era il settantesimo compleanno di Hugo Chavez, militarista venezuelano.
Ma ci sono stati problemi sui sondaggi, stando a quanto riportato dall’opposizione. Secondo la Piattaforma Unitaria Democratica (Pud) infatti, il Consiglio elettorale nazionale ha ritardato la trasmissione dei risultati. È stato impedito “ai nostri testimoni di ottenere i verbali e sono stati allontanati dai loro seggi elettorali”, ha dichiarato l’ex deputata Delsa Solórzano a nome della coalizione.
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