Eminem ci aveva già ricordato l’inesorabile scorrere del tempo qualche giorno fa, quando, attraverso il videoclip del suo ultimo singolo, Temporary, in cui ha annunciato al mondo che diventerà nonno. La primogenita Hailie Jade Mathers, nata dalla relazione con Kimberly Anne Scott -sì, proprio lei, la bambina alla quale aveva dedicato la struggente Mockingbird– è infatti in attesa del suo primo figlio; una grande emozione per il rapper statunitense e un colpo ancora maggiore per tutti coloro che sono diventati adulti ascoltando le sue barre. Come se non bastasse, oggi, 17 ottobre 2024, il futuro grandpa Marshall Bruce Mathers III spegne cinquantadue candeline. Una di quelle notizie che porta chi è cresciuto a pane, 8 Mile e Without Me, a interrogarsi sull’urgenza di iniziare a valutare un fondo pensione.
Del poliedrico artista, nel corso del tempo, abbiamo imparato molto, sia grazie ai suoi album, nei quali ha sempre raccontato se stesso e la propria visione del mondo, senza preoccuparsi minimamente di risultare politically correct, che seguendo la sua vita privata, nonostante la tendenza del compositore a mantenere un certo riserbo riguardo la sfera personale. Il dodicesimo album, il geniale The Death of Slim Shady (Coup de Grâce), che segna l’assassinio artistico del suo alter ego Slim Shady, è un successo tale da aver scalzato dalla vetta della classifica la regina del pop Taylor Swift. Ennesima prova, qualora ce ne sia ancora bisogno, dopo trent’anni di attività, del suo talento nel reinventarsi continuamente, senza mai ripetersi e, spesso, contribuendo alla crescita artistica di diversi colleghi. Mentre contiamo sulle dita di entrambe le mani i nostri anni, celebriamo il giorno del Rap God ripercorrendo i suoi featuring più riusciti.
Eminem e una certezza chiamata Rihanna
Se dobbiamo parlare di Eminem e di collaborazioni, il nome che salta alla mente è subito uno: Robyn Rihanna Fenty, aka Rihanna. La regina di Fenty Beauty, assente dagli studi di registrazione dal 2016, è infatti l’altra metà del cielo in ben due tra le maggiori hit del rapper di St. Joseph. Prima di Temptation Island e dei discutibili falò di confronto, Love The Way You Live aveva una vita propria, ed è stata in cima alle charts di tutto il mondo sin dalla sua uscita. Secondo estratto da Recovery, ha venduto oltre nove milioni di copie solo nel 2010, dietro solo a Tik Tok di Kesha e Bad Romance di Lady Gaga. Aiutato anche dal video, con protagonisti Megan Fox e Dominic Monaghan, Love The Way You Lie è, ad oggi, il maggior successo di Eminem, il cui precedente cavallo di battaglia era Lose Yourself.
Squadra che vince non si cambia. Marshall Mathers e la cantante barbadiana si sono ritrovati nel 2013 per The Monster. Un mese prima, la popstar aveva twittato: «Sono appena uscita da uno studio di registrazione per uno dei miei artisti preferiti #monster.». L’hashtag, in realtà, aveva subito fatto ipotizzare a una collab tutta al femminile con la Mother Monster Lady Gaga. La tracklist di The Marshall Mathers LP 2 ha però svelato l’arcano. Il pezzo, scritto da Bebe Rexha, è molto personale. «Quando ho scritto questo brano ero in un periodo buio e difficile della mia vita. E così è nata The Monster. È molto dark e quando ho saputo che Eminem era interessato al ritornello della traccia ero molto felice. Poi Rihanna è la ciliegina sulla torta.».
Quando il rap incontra generi diversi
Un indubbio punto di forza dell’ex Slim Shady è sicuramente la sua versatilità, anche nella scelta degli artisti con i quali duettar, spesso lontani dal suo “giro”. Il cantante R&B Akon, ad esempio, ha lavorato con lui in Smack That, estratto da Konvicted, del 2006. La canzone ha stabilito un record nella sua seconda settimana, balzando di ben ottantotto posizioni in classifica, ossia dalla novantacinquesima alla settima. Team riuscito è anche quello composto da Eminem, Dr. Dre e la cantautrice Skylar Grey, assemblato per la creazione di I Need a Doctor, brano del 2011. In esso, appaiono in tutta la loro forza le paure di Eminem nei confronti del suo mentore Dr. Dre, e la rabbia di quest’ultimo, che si sente abbandonato da tutti, tranne che dal suo pupillo.
La voce inconfondibile di Sia si fonde perfettamente con i versi di Mathers in Guts Over Fear, del 2014. La star australiana canta il ritornello, che parla di mostrarsi forte di fronte alle avversità. Una bella contrapposizione con la strofa, in cui le insicurezze del rapper e le sue lotte sono invece predominanti. Un contrasto ripetuto nel 2017 con River, featuring con il britannico Ed Sheeran. Una coppia inedita, ma che funziona. La delicatezza del songwriter è lontana dalla spinta aggressiva del suo collega, ma non stona, anzi. Segno che, quando si è artisti completi come Eminem, è possibile avere una visione a 360 gradi della musica, e i generi di appartenenza sono solo dei limiti da superare. In oltre tre decenni di attività, l’eterno ragazzo del rap ha ancora molto da insegnare. Nel frattempo, noi continuiamo a illuderci che quel ticchettio dell’orologio sia solo un rumore molesto.
Federica Checchia
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