Quando, il 16 novembre 2001, nelle sale di mezzo mondo sono risuonate le celebri note di Hedwig’s Theme, tutti, eccetto i Babbani, hanno provato un brivido d’emozione. La magia di Harry Potter, nata dalla penna J.K. Rowling, era finalmente arrivata sul grande schermo. Harry Potter e la Pietra Filosofale, primo capitolo della saga cinematografica tratta dalla serie di romanzi, venne distribuito nel Regno Unito e in diversi altri Paesi a metà novembre. In Italia, invece, si dovette attendere fino al 6 dicembre.

La Warner Bros acquistò i diritti del libro nel 1999, per un valore riportato di £1 milione. La produzione ebbe inizio nel 2000, e Chris Columbus venne chiamato a dirigere. Prima di lui, erano stati contattati vari registi, tra i quqli Steven Spielberg. Rowling, però, insistette affinché cast e crew fossero britannici. Un modo, a detta dell’autrice, per non intaccare l’integrità culturale dell’opera.

Harry Potter e la Pietra Filosofale: la trama

Harry Potter
Una scena tratta da Harry Potter e la Pietra Filosofale

Probabilmente anche i muri conoscono la storia di Harry Potter, ma un ripasso non fa mai male. Il film affronta il primo anno scolastico del maghetto nella prestigiosa Hogwarts, alla quale viene iscritto a sua insaputa. Harry è orfano di entrambi i genitori, deceduti in un misterioso incidente. Vive con degli zii che lo detestano e un cugino che lo maltratta e, alla soglia degli undici anni, aspetta d’iniziare le medie.

Poco prima del suo compleanno, tuttavia, iniziano a verificarsi degli strani avvenimenti, che culminano con l’arrivo di Hagrid, guardiacaccia della Scuola, il quale, dopo avergli spiegato la sua natura di mago, lo porta via con sé. È l’inizio dell’avventura più fantastica di sempre.

Il cast del film

Una volta individuati regista e addetti ai lavori, occorreva trovare i protagonisti della pellicola. I casting vennero aperti esclusivamente per bambini britannici. Le audizioni si svolsero in tre parti: inizialmente i candidati dovevano leggere una pagina di Harry Potter e la pietra filosofale; poi, se richiamati dovevano improvvisare la scena dell’arrivo degli studenti a Hogwarts. Infine, era loro richiesto d’ interpretare alcune pagine dalla sceneggiatura di fronte a Columbus.

Per vestire i panni del maghetto con gli occhiali, si optò per Daniel Radcliffe. Columbus lo voleva per questo ruolo sin da quando l’aveva visto nella produzione della BBC di David Copperfield, ma i genitori di lui erano restii. Alla fine, per fortuna, la spuntò; tra gli altri aspiranti Harry, c’era anche William Moseley, che sarebbe poi stato scritturato come Peter Pevensie in Le cronache di Narnia. Accanto a Radcliffe, furono selezionati, tra migliaia di bambini, Rupert Grint ed Emma Watson per prestare il volto a Ron Weasley e a Hermione Grange. Al loro fianco, una schiera di attori di tutto rispetto, da Maggie Smith ad Alan Rickman, scelti per interpretare i professori di Hogwarts e altri ruoli comprimari.

Differenze tra libro e film

Chris Columbus collaborò a stretto contatto con J.K. Rowling, per accertarsi del fatto che la trasposizione cinematografica della sua creatura non la snaturasse. Lo sceneggiatore Kloves parla del film come “veramente fedele” al libro; sono stati aggiunti, tuttavia, alcuni dialoghi, previa approvazione della scrittrice. Una delle modifiche, però, è stata rimossa perché in contrasto con gli eventi di Harry Potter e l’Ordine della Fenice, ancora non pubblicato.

Il drago Norberto, nel lungometraggio, finisce, su volere di Silente, in Romania. Nel romanzo, invece, sono Harry ed Hermione a consegnarlo agli amico di Charlie Weasley. Il centauro Fiorenzo, apparso in Harry Potter e la Camera dei Segreti, viene descritto in modo più oscuro rispetto alla sua versione cartacea. La figura del dispettoso poltergeist Pix è totalmente assente nei film.

Il successo di Harry Potter e la Pietra Filosofale

Il film ebbe, sin dalla sua uscita, un successo clamoroso, superato solo dal capitolo conclusivo della saga, Harry Potter e i Doni della Morte- Parte 2. Fu presentato in anteprima mondiale il 4 novembre 2001, a Leicester Square, Londra. I numeri al botteghino furono da capogiro: negli Stati Uniti superò il record d’incasso giornaliero detenuto da Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, e quello per il più alto weekend di apertura di tutti i tempi, fino ad allora de Il mondo perduto – Jurassic Park. Nel Regno Unito fu il secondo lungometraggio di maggior incasso di tutti i tempi, batuto solo da Titanic. A superare entrambi, in seguito, fu Mamma Mia.

Complice la splendida colonna sonora, curata da John Williams, gli sforzi della produzione di portare sul big screen tutto il fascino della saga letteraria, e l’entusiasmo dei potterheads, più che pronti a rivivere le avventure del maghetto e soci, l’uscita di Harry Potter e la Pietra Filosofale fu un evento irripetibile. Quelle pagine tanto amate stavano finalmente prendendo vita davanti ai loro occhi, ed erano pronte a trascinare gli spettatori in un mondo fantastico. Fu l’inizio di un viaggio, specialmente per tutti quelli che, ancora oggi, stanno aspettando che quel maledetto gufo consegni loro la lettera di ammissione per Hogwarts.

Federica Checchia

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