Torna Achille Lauro con il suo nuovo album, Lauro. Un album che sicuramente si differenzia dagli ultimi lavori in quanto contiene numerosi brani molto intimi, in cui emerge la vera essenza dell’artista.
Ad anticiparne l’uscita i singoli Marilù e Solo Noi. L’album esprime appieno la dualità di Achille: da una parte i suoi tormenti interiori, dall’altra la sua continua sperimentazione e ricerca musicale.
Un disco nato per caso, in periodo COVID-19, quando Achille ha avuto la necessità di buttare fuori tutte le sue emozioni più profonde e le varie sfaccettature della sua persona.
Achille Lauro, l’album della “Generazione X”
Lauro è un album in cui finalmente chi non ha capito “Achille” può in parte rispecchiarsi in lui. C’è un exploit sentimentale, in cui si parla dell’amore vissuto, tradito, consumato e sofferto. Si parla di se stessi, come nell’omonima Lauro, ma anche di tutta una generazione disincantata e disorientata, come in Generazione X.
In questo disco Achille si è messo a nudo, per davvero. Dopo aver ampiamente dato spazio, nei suoi lavori precedenti, alla musica in tutte le sue sfaccettature, adesso sono le sfumature di Lauro in quanto uomo e artista quelle che ascoltiamo.
L’album si può configurare come un concept in cui in 19 tracce si percorrono gli ideali in cui crede il cantautore romano.
Quasi in maniera didascalica Achille anticipa i propri brani con gli ormai famosi “Dio benedica gli (…)” che già conoscevamo da Sanremo 2021.
Effettivamente è come se finalmente vedessimo qui compiuto il percorso iniziato dal cantautore al Festival.
Achille Lauro, l’avanguardista/artista della musica italiana
Dopo aver dimostrato la sua grande inventiva, il suo essere disinibito e fuori dagli schemi quando si parla di arte e musica, Achille non smette di stupirci positivamente.
La sua musica dirompente e originale è al contempo fatta di parole semplici, di note che toccano il cuore di chi ascolta. Prestando l’orecchio ai brani di Lauro tutti noi ci rispecchiamo in qualcosa, e diventiamo parte del diario musicale che Achille ci ha regalato.
Nicole Ceccucci