La nave Alan Kurdi ha trovato un porto di approdo con l’ok di Malta. Open Arms, invece, naviga con 121 migranti in attesa che qualche Paese li accolga.
Fonte: Lettoquotidiano.it
Alan Kurdi arriva a Malta, le parole di Joseph Muscat
Dopo una lunga sosta nelle acque mediterranee, il divieto di ingresso nelle acque nazionali del Governo Italiano, i 40 migranti soccorsi dalla nave Alan Kurdi hanno potuto finalmente toccare la terraferma. Domenica mattina, infatti, sono sbarcati a Malta a seguito di un accordo tra il governo Maltese e quello tedesco sulla ricollocazione dei migranti nei Paesi Europei. A comunicare la notizia, attraverso un tweet, è stato proprio il Premier Maltese Joseph Muscat che aggiunge: “Nessun migrante rimarrà a Malta.” La Sea-Eye ha riferito che i migranti verranno distributi in tutta la Germania.
Open Arms, altra nave, altro dilemma
Se i migranti dell’Alan Kurdi hanno gioito per l’annuncio di Joseph Muscat, quelli salvati dalla Open Arms, della ong Proactiva, sono in attesa di un porto di approdo, dopo l’ennesimo riufiuto del Governo Italiano. La nave porta con sè 121 migranti salvati a largo delle coste libiche, recuperati tra giovedì e venerdì. Solo due donne incinte e la sorella di una di queste sono state autorizzate a sbarcare in Italia per motivi medici, gli altri sono ancora a bordo.
La stessa Open Arms, tramite un tweet, rivendica la necessità di un porto sicuro e lancia l’hashtag #meglioinquisitichecomplici, quasi a rievocare l’atto di coraggio di Carola Rackete, il capitano che ha infranto di decreto sicurezza di Matteo Salvini.