È Alexander Zverev ad avere la meglio su Diego Schwartzman con il punteggio di 6-3, 4-6, 6-3, aggiudicandosi così lo spareggio nel gruppo “Tokyo 1970” delle finals. Se per scoprire il nome dei due qualificati serve ancora tempo, c’è già il primo verdetto del gruppo: Schwartzman è fuori.

Zverev di misura nel primo set

Il primo set si apre subito con una palla break a favore di Zverev, che però non riesce a sfruttarla impattando sul nastro. Nel game successivo è invece Schwartzman ad avere due palle break che gli consentono, dopo aver perso la prima, di strappare il servizio a Zverev. Contrariamente a quanto si poteva immaginare, il break concesso è per il tedesco l’inizio del primo allungo nel match. Nei due turni di servizio da parte di Schwartzman, infatti, Zverev è bravo a sfruttare entrambe le palle break che l’argentino concede causa un servizio poco performante. Dopo aver salvato due palle break, Zverev chiude il primo set con quattro punti consecutivi in poco più di mezz’ora di gioco.

Schwartzman pareggia i conti nel secondo set

Diego Schwartzman - Photo Credits: Getty Images
Diego Schwartzman – Photo Credits: Getty Images

Il secondo set si apre come si era chiuso il primo, con il doppio fallo di Schwartzman e due palle break concesse. Occasione non prontamente sfruttata da parte di Zverev, che cerca ossessivamente un palleggio che dà scarsi risultati. Nel game più lungo della partita, il terzo del secondo set, Zverev pur essendo avanti 40-0 deve concedere una palla break prima di chiudere il game. Complice forse lo spavento subito, nel game successivo Sascha spinge sull’acceleratore conquistando un break che lo porta avanti nel set.

Il vantaggio acquisito tuttavia non dura molto, con Zverev che nel sesto game del set concede tre palle break a Schwartzman. Dopo la prima che non viene sfruttata, Diego non tentenna ulteriormente e porta la partita di nuovo in parità. I tre game successivi non regalano particolari emozioni, situazione favorevole a Schwartzman che può così portarsi sul 5-4 e mettere pressione a Zverev sul servizio. Pressione che non fa bene al tedesco, che concede due set point all’argentino. Se il primo set point viene annullato da Zverev con un ace, il secondo è invece sfruttato da Schwartzman che trascina così il match al terzo set.

La tenuta nervosa gioca a favore di Sascha

L’inizio del terzo e decisivo set non regala le stesse emozioni dei due precedenti, con entrambi i giocatori bravi a tenere il servizio. L’equilibrio viene meno nel quinto game, con Zverev che complice due errori gratuiti di Schwartzman riesce ad ottenere il break. Contrariamente a quanto successo nel secondo set, Alexander non cala d’intensità e resta avanti nel punteggio a discapito di un nervoso Schwartzman. L’argentino, tuttavia, non vuole mollare la presa e nel settimo game ha ancora la forza di annullare due palle break all’avversario. Con un ultimo e decisivo break, Zverev riesce a vincere il match dopo una maratona durata più di due ore di gioco.

Partita nel complesso non tecnicamente esaltante, dove a farla da padrone sono soprattutto gli errori dei due giocatori. Tanto Zverev quanto Schwartzman sono apparsi poco lucidi per tutto il match, con il servizio del tedesco che ha fatto in ultimo la differenza. In serata, Djokovic dovrà vedersela con Medvedev, con le sorti del girone che inizieranno a delinearsi più chiaramente.

MATTEO PROIETTI