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Alfredo Cospito colpito da crisi cardiaca in carcere: “Rischia danni irreversibili”

Alfredo Cospito si trovava nella sua cella quando ha avvertito un tremore alla mano, per questo ha avvertito una guardia. «Dopo dieci minuti sono arrivati l’infermiera e il medico urlando e dicendo che avevano visto dal monitoraggio un problema al cuore. Erano molto preoccupati, stava morendo», a quel punto i medici gli hanno somministrato del potassio in vena per stabilizzarlo.

A raccontarlo è l’avvocato Benedetto Ciccaroni, sostituto processuale di Flavio Rossi Albertini, che era andato a trovarlo nella sezione carceraria dell’ospedale San Paolo di Milano.

Alfredo Cospito, fonte ilrifomrista.it

Cospito ha riferito al suo avvocato di «avere visto un foglio col tracciato del cuore da cui si vedeva un grosso sbalzo. Poi la situazione è rientrata».

Dopo mesi di sciopero della fame, la situazione fisica di Alfredo Cospito inizia a dare segnali di instabilità particolarmente gravi. L’anarchico detenuto al 41-bis ha avuto una crisi cardiaca, poi superata grazie all’intervento dei sanitari dell’Ospedale San Paolo di Milano che gli hanno somministrato del potassio. Forti segnali di pericolo erano già arrivati ieri, 20 marzo, dopo un esame a cui si era sottoposto: “I medici dicono che rischia la paralisi per tutta la vita e danni irreversibili potrebbero essere già intervenuti”, ha spiegato il suo legale, Flavio Rossi Albertini. Secondo fonti qualificate, citate dall’Agi, le condizioni di salute dell’anarchico “non sono allarmanti”. Per Cospito questa è una settimana importante: venerdì 24 il Tribunale di Sorveglianza di Milano discuterà sulla richiesta avanzata dalla difesa di differimento pena, per motivi di salute, nella forma della detenzione domiciliare a casa della sorella. Di fatto, se i giudici dovessero accogliere l’istanza, a Cospito verrebbe revocato il regime del carcere duro, contro cui l’anarchico sta digiunando ormai dallo scorso 20 ottobre. 

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