Cultura

Alice Liddell, la bambina che ispirò “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”

Charles Lutwidge Dodgson, meglio conosciuto con lo pseudonimo anglofilo di Lewis Carroll, scrisse nel 1865 una storia di crescita e formazione intitolata “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”, nota anche con il titolo abbreviato di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Alice Liddell è il nome della musa che ispirò, sin dal nome, la favola in cui si attraversano luoghi magici e inquietanti e si incontrano personaggi sopra le righe che ci turbano e divertono al contempo.

La storia di una favola così straordinaria ha, incredibilmente, origine in circostanze piuttosto ordinarie. È nell’intimità di un rapporto amicale, in una dimensione di puro gioco disinteressato e spontaneo che il Paese delle Meraviglie acquista le sue prime forme e colori… a beneficio unico di un gruppo di tre bambine inglesi.

Una gita in barca

Alice Liddell altro non era che una delle figlie del reverendo Robinson Duckworth, con cui Dodgson aveva stretto amicizia sin dal 1855. In particolare Alice era la mezzana, tra le sorelle Lorina e Edith.

Le avventure di una fanciulla di nome Alice che insegue un coniglio bianco nascono, come accennato, per puro divertimento in una giornata estiva del luglio 1862, quando Dodgson accompagna la famiglia Duckworth in una gita in barca. Durante la gita la piccola Alice, allora di soli dieci anni, chiede allo scrittore di raccontare a lei e alle sue sorelle una delle sue storie.

Alice Liddel, la piccola musa di Carroll

Così prende vita il magico mondo del Paese delle Meraviglie: per intrattenere le sorelle Duckworth, Charles inventa le peripezie di una bambina di nome Alice in un mondo sotterraneo pieno di creature bizzarre. Le avventure raccontate dall’amico di famiglia incantano a tal punto le bambine, che Alice chiede a Charles di scriverle.

Nel novembre del 1865 Alice riceve da Dodgson il primo manoscritto de “Le avventure di Alice nel sottosuolo”, con tanto di illustrazioni dello stesso autore. Quando, diversi anni dopo, Liddell dovette vendere il manoscritto, questo avrebbe raggiunto il valore di 15.400 sterline.

Debora Troiani

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