Alvaro Bautista si sente dentro alla storia…di Ducati!

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Di Redazione Sport

Riportare un titolo in una casa motoristica dopo dieci anni d’attesa non è impresa da tutti. Le gesta così estemporanee e poco frequenti spingono, di diritto, i protagonisti verso la gloria eterna. Dopo Carlos Checa, un altro spagnolo ha onorato la Ducati nella Superbike: è Alvaro Bautista che ha regalata a Borgo Panigale il titolo dei piloti completando l’anno perfetto della Nuvola Rossa. L’iberico si sente, adesso, davvero parte del libro di storia della rossa.

Le parole di Alvaro Bautista al sito ufficiale della WorldSBK

Campione del mondo 2022, suona davvero bene. Quando sono tornato a casa e ho visto la mia famiglia e gli amici mi sono detto “sono consapevole del traguardo che ho raggiunto e ora è il momento di godersi questo risultato. Il primo giorno in cui abbiamo iniziato a lavorare insieme ero un po’ nervoso. Sapevo che potevo essere veloce e competitivo ma prima di salire in sella avevo dei dubbi, però quando ho percorso i primi giri sulla moto i dubbi sono scomparsi. Ho sorriso dato che sentivo la moto davvero mia. Ho sempre provato a essere concentrato ma in Gara 2 ho iniziato a sentire più pressione che in tutta la stagione. In quel momento quando ero al comando ero troppo nervoso. Non volevo commettere un errore e, forse per questo motivo, ne ho commessi tanti. Il mio obiettivo era provare a vincere il Campionato, non la gara e quindi è stata una gara diversa dalle altre! Dopo la gara, quando ho messo il numero 1 sulla mia moto, in quel momento volevo festeggiare. Ma, allo stesso tempo, non ce l’ho fatta dato che non avevo le energie. La prima chiamata che ho fatto è stata a mia moglie dato che volevo vederla e vedere mia figlia. È divertente dato che quando sono arrivato a casa ho mostrato il trofeo a mia figlia, specialmente a quella più grande che ha iniziato a capire di più. Immaginatevi quando sono arrivato con il trofeo di campione del mondo e gliel’ho dato, per me è stato più emozionante di qualsiasi altra cosa“.

In passato tutti mi hanno detto che dovevo diventare campione del mondo con Ducati. È qualcosa di diverso. Non te ne rendi conto fino a quando non raggiungi questo traguardo. È vero. Mi ricordo di quando tre anni fa qui nel WorldSBK ho vinto la mia prima gara con Ducati. È stato molto speciale. Tanta gente impazzita! Sento che avrò per sempre uno spazio nella storia di Ducati!“.

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