Alvaro Bautista svela il punto debole della sua Ducati

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Di Redazione Sport

Finalmente è riuscito nel suo intento: Alvaro Bautista si è laureato campione del mondo della Superbike al termine di una stagione davvero positiva che ha visto lo spagnolo detronizzare, con difficoltà, l’ex numero uno turco della Yamaha. Il 2022 è stato un anno davvero positivo per la Ducati che ha primeggiato, anche, nella classe regina della MotoGP piazzando Francesco Bagnaia sullo scalino più prestigioso del podio nella classifica piloti. Ma Borgo Panigale, da dominatrice, potrebbe possedere un punto debole? È stato lo stesso iberico primatista in SBK a svelarlo.

Le parole di Alvaro Bautista

(Credit foto – pagina Facebook Ducati)

2022? Quasi perfetto – ha detto Alvaro Bautista, campione del mondo della Superbike, ai microfoni ufficiali della SBK . Mi sono sentito veramente bene alla guida, però posso sempre migliorare e imparare dai pochi errori che ho fatto durante la stagione. Quando sono diventato campione del mondo. Il peggiore? Quando sono caduto a Donington. Non tanto per la caduta, ma perché avevo del dolore alla mano e l’ho tenuto per diverse settimane. In Gara 1 ad Aragon sono stato veramente calmo, perché era la prima gara. Punto debole? Un po’ di turning, questo è il nostro punto debole. Cosa è mancato? Tante cose. Ogni volta puoi imparare qualcosa di nuovo. Non penso di essere stato perfetto, cerco sempre di migliorare. Toprak talento, Jonathan combattente e io lavoratore. Mi piacerebbe il controllo della moto che ha Toprak. È incredibile, fa tutto quello che vuole. Cosa mi piacerebbe guidare? La Honda. Perché la conosco e non voglio scoprire una moto nuova. Iker Lecuona e Xavi Vierge. Sono stati competitivi e hanno fatto bene da rookie“.

(Credit foto – pagina Facebook Ducati)

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