Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio nel tempo fino all’epoca vittoriana per parlare di una scrittrice inglese che ha dato un contributo forte sulla scia del nascente femminismo dell’epoca. Parleremo di amore saffico e New Woman. Abbiamo dedicato questa puntata alla poesia e i romanzi di Amy Levy

“I romanzi di Miss Levy The Romance of a Shop e Reuben Sachs sono stati entrambi pubblicati l’anno scorso. La prima è una storia brillante e intelligente, piena di tocchi scintillanti; il secondo è un romanzo che probabilmente nessun altro scrittore avrebbe potuto produrre. La sua franchezza, le sue verità intransigenti, la sua profondità di sentimento e, soprattutto, la sua assenza di una singola parola superflua, lo rendono, in qualche modo, un classico. … Scrivere così a ventisei anni è dato a pochissimi. “

Così Oscar Wilde scriveva nel necrologio di Amy Levy. Parole che da sole ci fanno capire il talento di questa scrittrice inglese. Un dono che potè sviluppare in epoca difficile per le donne come quella vittoriana grazie ai genitori. Entrambi forti sostenitori dei diritti delle donne favorirono l’istruzione della figlia che divenne, tra l’altro, la seconda donna iscritta ebrea ad iscriversi all’università di Cambridge.

Il suicidio e l”amore saffico di Amy Levy

Amy Levy, fonte La Scuola della Donne

Quella di Amy Levy fu una breve vita che si concluse con il suicidio a soli 27 anni a causa della depressione di cui soffriva da tempo. Un male aggravato dalla imminente sordità e da frustazioni amorose. È da sempre oggetto oggetto di discussione degli studiosi a causa della sua sessualità. Spesso infatti viene classificata come queer vittoriana in base ad alcune intense poesie saffiche dedicate all’amata Violet Paget come le famose “To Vernon Lee” e “New Love, New Life”.

La donna leviana e la New Woman

Dalla sua prima raccolta di poesie “Xantippe e altri versi” al primo romanzo “La storia di una bottega” la Levy espresse una forte posizione femminista simbolo della costante ricerca di autonomia femminile dell’epoca. Ella stessa, pur dichiarandosi sempre ebrea, ha irriso e attaccato la chiusura della sua comunità sul ruolo della donna. Anzi si può dire che proprio “La storia di una bottega” potrebbe essere considerato uno dei primi romanzi sulla “New Woman”. Questo era un termine reso popolarissimo da Henry James per indicare le donne femministe autonome, istruite ed in carriera. Le protagoniste di questo romanzo sono infatti quattro imprenditrici che cercano di portare autonomamente avanti la loro attività.

Stefano Delle Cave