Analisi del Convivio di Dante Alighieri, il componimento del sapere

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Di Sonia Faseli

Il Convivio di Dante Alighieri è considerata come una delle opere minori del poeta, scritta in seguito al suo esilio da Firenze nel periodo dal 1303 al 1308.

La struttura del Convivio

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Convivio

Il Convivio è un’opera filosofica scritta in volgare, e caratterizzata da prosa e tre canzoni. Il titolo scelto dal poeta corrisponde al termine volgare che indica un banchetto, e rimanda all’opera del “Simposio” di Platone, che è appunto sinonimo di banchetto,
Lo scopo della composizione di Dante consiste nella divulgazione più dettagliata possibile della conoscenza umana, tra cui anche la filosofia. Il titolo rappresenta infatti un “banchetto di sapienza”, dato che Dante era convinto che la felicità potesse essere raggiunga soltanto con il sapere e la ragione. Con quest’opera Dante vuole diffondere la sua conoscenza al maggior numero di persone possibili. Proprio per questo motivo utilizza il volgare come lingua ufficiale, dato che era conosciuta dalla maggioranza delle persone del suo tempo, a differenza del latino.
Il piano iniziale di Dante consisteva nella scrittura di 15 trattati. In realtà il componimento del Convivio si è interrotto al quarto trattato. È probabile che Dante abbia lasciato incompleto il suo componimento, per dedicarsi totalmente alla stesura della Divina Commedia.
Dante parte dal presupposto che tutti gli uomini hanno un intrinseco desiderio di sapere, che gli è utile per raggiungere la perfezione terrena. Questa teoria Dante la riprende dal filosofo Aristotele, aggiungendo le cause per cui non tutti gli uomini possono accedere alla conoscenza. Questo è dovuto principalmente a due motivi: da una parte vi sono le cosiddette cause interne all’uomo, come menomazioni fisiche, o i cosiddetti traviamenti morali. Questi ultimi si verificano ogni volta che l’uomo si lascia deviare dalle passioni che lo allontanano dal sapere. Tra le cause esterne all’uomo vi sono le normali necessità dovute dal lavoro, oppure al contrario la pigrizia che allontana gli uomini dalla conoscenza.

Sonia Faseli

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