Andrea Camilleri è stato uno scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e docente universitario italiano. Celebre per aver ispirato la celebre serie TV “Il Commissario Montalbano”, Camilleri ha pubblicato oltre cento opere tradotte in numerose lingue e venduto oltre 10 milioni di copie. Egli è stato anche docente presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica, maestro di Luca Zingaretti, futuro “Commissario Montalbano”.
Andrea Camilleri, uno dei romanzieri italiani più prolifici: biografia
“Può un vero cristianoamare il capitalismo? Perché se è vero che da un lato è stato possibile quantificare le vittime del comunismo, le vittime del capitalismo, invece non vengono quantificate da nessuno”.
A. Camilleri
Camilleri nacque nel 1925 a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Suo padre era un ispettore delle compagnie portuali, ma soprattutto un convinto fascista. Partecipò anche alla famosa marcia su Roma. Andrea sin da piccolo si distinse per il suo carattere turbolento: un collegio religioso lo espulse e nel 1944 iniziò a studiare presso la facoltà di lettere e filosofia, ma poi abbandonò senza aver conseguito la laurea.
Nel 1942 ottenne per la prima volta a teatro l’incarico di regista. Nel 1945 si iscrisse al Partito Comunista. Nel 1949 l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica lo ammise come allievo regista teatrale. Nel frattempo si dilettò nella stesura di poesie apprezzate dal celebre Ungaretti. Negli anni Cinquanta Camilleri diresse numerosi importanti spettacoli teatrali: drammi di Pirandello, ma anche opere di Ionesco, Samuel Beckett, Arthur Adamo e Eliot. Verso la fine degli anni Cinquanta la Rai lo assunse come sceneggiatore.
Nel 1978 pubblicò il suo primo romanzo dal titolo “Il corso delle cose”; da questo iniziò una ricca produzione che lo affermerà come uno dei più prolifici romanzieri italiani. L’opera più famosa al pubblico fu il romanzo del Commissario Montalbano, successo indiscusso ancora attuale. Camilleri morì il 17 Luglio 2019 a Roma a causa di un arresto cardiaco.
“La vera differenza tra un uomo e un altro uomo risiede nelle loro teste, nei loro pensieri, e non nelle insegne, nelle bandiere, nelle divise, nelle rotelle di panno”.
A. Camilleri
Giusy Celeste