Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Andremo in epoca vittoriana per parlarvi di una scrittrice inglese il cui unico libro è divento un classico della letteratura per bambini. Parleremo, di cavalli, di gentilezza, amore e crudeltà. Abbiamo dedicato questa puntata di oggi ad Anna Sewell e al suo “ Black Beauty – autobiografia di un cavallo”
“Non esiste religione senza amore. La gente può dire tutto quello che vuole sulla propria religione, ma se non ne ricava un insegnamento che la porti a essere buona e ad aprire il proprio animo a tutte le creature, allora è soltanto una truffa”
Così scrive Anna Sewell nella sua unico romanzo “Black Beauty – autobiografia di un cavallo”. Le creatura in questione sono in questo caso i cavalli che la Sewell aveva imparato ad amare ed apprezzare dopo essere divenuta zoppa da giovanissima. Ebbe infatti una grave caduta ed un grave danno alle caviglie che la costrinse a muoversi solo in stampella ed in carrozza. La situazione peggiorò poi tra il 1871 e il 1877 costringendola a letto. Fu così che iniziò la lavorazione della sua unica opera dettando prima il testo alla madre e poi scrivendo su piccoli fogli di carta le parole da ricopiare. “Black Beauty” venne pubblicato appena cinque mesi prima che l’epatite o la tisi si portassero via la sua autrice.
Black Beauty, da libro per adetti ai a lavori a bestseller per bambini
“Indurre gentilezza, simpatia e un trattamento comprensivo nei confronti dei cavalli”
Questo è per Anna Sewell uno degli obiettivi principali per cui ha realizzato il suo romanzo “Black Beauty – autobiografia di un cavallo”. La sua opera infatti era stata inizialmente scritta per addetti ai lavori del mondo dei cavalli e mirava soprattutto ad attirare l’attenzione sulle crudeltà commesse nei loro confronti in epoca vittoriana. Tuttavia l’idea affascinate di un romanzo in cui un cavallo in prima persona raccontava la sua storia, il grande realismo con cui veniva scritta e la lezione morale sulla gentilezza, sull’amore e la responsabilità, l’ho anno fatto diventare un bestseller per bambini da 50 mila copie vendute. In realtà il suo merito più grande è stato quello di aver aperto per la prima volta una discussione sui diritti degli animali ed aver migliorato il loro trattamento.
Stefano Delle Cave
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