Al momento non è ancora noto il nome di chi prenderà il posto di Insinna all’Eredità, ma il più papabile sarebbe quello di Pino Insegno, questo almeno secondo Dagospia. Al discorso di Flavio il pubblico presente in sala si è alzato in segno di saluto e hanno donato al conduttore un lungo applauso.
L’addio commosso all’Eredità di Flavio Insinna
In chiusura di puntata i saluti di Insinna al suo pubblico. “Signore e signori, vorrei ringraziare – è un obbligo dell’anima e del cuore – la Rai, chi mi ha voluto, Banijay, le nostre produzioni. Qui l’applauso ci sta. Grazie a tutti davvero. Voi vedete me, ma siamo mille qua. È stata una cavalcata straordinaria anche questa stagione. Vorrei solo dirvi, sembra mille anni fa, i Mondiali di calcio, le puntate più corte, voi c’eravate sempre. La guerra, che c’è ancora, e voi c’eravate. Emergenze di tutti i tipi, la vostra generosità e voi ci siete stati sempre. Ringrazio tutte e tutti quelli che rendono possibile L’eredità. Un grazie gigante va a voi. La mia eredità siete voi, la vostra voglia di essere qua sempre, con la pioggia e col sole, ritrovarsi qua, l’appartenenza, l’amicizia, la voglia di giocare tutti insieme. La mia eredità è quella frase bellissima: “Flavio tu ceni a casa mia”. Voi cenate nel mio cuore, io a casa vostra. Grazie”.
“Famiglia, è l’ultima puntata della stagione. Grazie, grazie, grazie a tutti. In tutte le lingue del mondo. Grazie alla famiglia de L’Eredità”, queste le prime parole di Flavio e tutti i presenti si sono alzati in piedi e in coro hanno ripetuto il suo nome. Il conduttore imbarazzato ha poi continuato: “Signore e signori, vorrei ringraziare, è un obbligo dell’anima e del cuore, la Rai, chi mi ha voluto, Banijay, le nostre produzioni. Qui l’applauso ci sta. Grazie a tutti davvero. Voi vedete me, ma siamo mille qua. È stata una cavalcata straordinaria anche questa stagione. Vorrei solo dirvi, sembra mille anni fa, i Mondiali di calcio, le puntate più corte, voi c’eravate sempre. La guerra, che c’è ancora, e voi c’eravate. Emergenze di tutti i tipi, la vostra generosità e voi ci siete stati sempre”.