Arrivano le prime testimonianze sulla morte di Angelo Onorato: per la figlia è “omicidio”

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Di Marianna Soru

Cominciano le indagini per la morte dell’imprenditore Angelo Onorato, marito della eurodeputata Francesca Donato. Che è stata a lungo interrogata dalle Forze dell’Ordine ieri sera, insieme alla figlia ventenne Carolina. L’uomo è stato ritrovato morto in macchina, con una fascetta legata al collo e la cintura ancora allacciata. A dare l’allarme della scomparsa sono state proprio la moglie e la figlia, che non lo vedevano tornare, nei pressi di Palermo.

Le ipotesi sulla morte di Angelo Onorato

La famiglia lo aspettava ma alle 14:30, non vedendolo rientrare, ha deciso di verificare la posizione dal cellulare: lui era nella sua Range Rover già morto. Secondo il medico legale l’uomo è morto per soffocamento, ma ancora non è chiaro se si tratti di un omicidio o un suicidio. A coordinare l’inchiesta è il Procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che sta vagliando diverse ipotesi. Sembra infatti che l’uomo avesse confidato a qualche amico una preoccupazione economica. Ritrovata una lettera a un amico avvocato, dal contenuto top secret, che parlerebbe proprio di questo.

Francesca Donato ha ribadito alla Polizia che il marito non si sarebbe “mai ucciso” e che “è stato ammazzato”. La Squadra mobile, diretta da Marco Basile, ha ascoltato anche parenti e amici. La figlia Carolina dice: “Sono state dette cose inesatte, quindi sento la necessità di specificare come stanno le cose. Mio padre non si è suicidato, è stato ammazzato. Non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia così, e soprattutto, per come io stessa insieme a mia madre l’abbiamo trovato. Vi dico che non è stato un suicidio ma un omicidio. Che nessuno osi dire o anche solo pensare che mio padre si sia suicidato. Ringrazio davvero tutti per i messaggi di conforto perdonatemi se non rispondo”.

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