Fantastico esordio alle Nitto ATP Finals per Jannik Sinner, che supera in due set un falloso Hubert Hurkacz. L’altoatesino, subentrato al posto dello sfortunato Matteo Berrettini, diventa la sesta riserva della storia delle Finals a vincere una partita.
Sinner inesorabile contro un Hurkacz rivedibile
Primo set di nervi e personalità quello di Sinner, che subito nel secondo game salva una palla break e strappa a sua volta la battuta all’avversario nel gioco successivo. Hurkacz non appare molto aggressivo e lascia all’avversario forse qualche punto di troppo, ma cerca comunque di stare a ridosso dell’avversario procurandosi altre tre palle break nel quarto game. Jannik ripete lo stesso copione di qualche minuto prima e ruba il servizio al polacco dopo aver tenuto stretto il suo. Da lì l’altoatesino è abile ad amministrare il vantaggio, grazie anche a una prima che gli frutta 14 punti su 19 e una seconda su cui vince la metà dei punti. Il nativo di San Candido chiude così il primo set sul 6-2 dopo 46minuti di gioco.
Nel secondo set la musica non cambia, se non per Hurkacz che diventa ancora più impreciso e sempre più nervoso. Il polacco appesantirà ulteriormente il tabellino degli errori non forzati, mentre Jannik tiene alta la guardia e il livello di tennis. Al servizio mantiene praticamente le stesse percentuali di quelle del set precedente e, come nel set precedente, gestisce i due break di vantaggio fino al 6-2. Sinner così diventa il sesto giocatore della storia delle ATP Finals a vincere una partita come riserva, dopo Greg Rusedski nel ’98, Thomas Enqvist nel ’96, Tim Henman nel ’97, Fernando Gonzalez nel 2005 e Janko Tipsarevic nel 2011. L’altoatesino diventa anche il decimo giocatore più giovane ad aver vinto una partita nel torneo degli otto Maestri. Infine, con la vittoria Jannik guadagna 200 punti che gli permettono di ritornare nella Top 10 del ranking ATP.
ENRICO RUGGERI
Photo Credit: via Twitter, @atptour
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