Nuove tensioni tra i due paesi caucasici innescate dall’attacco congiunto di droni e artiglieria dell’Azerbaigian sul territorio dell’Armenia. Il premier armeno, congiuntamente con il Consiglio di sicurezza del Paese, avrebbe già telefonato al premier russo Putin, alla luce del trattato di amicizia tra i due paesi, per chiedere supporto militare, denunciando pubblicamente “l’aggressione” azera, intesa come tentativo di “avanzare sul territorio”. Si increspa il processo di pacificazione tra i due paesi, già storicamente rivali. Oltre alla Federazione Russa, il premier Nikol Pashinyan si sarebbe rivolto all’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva e al consiglio di sicurezza Onu. Rivoltosi separatamente al presidente francese Macron, oltre che a Putin e al Segretario di Stato USA Anthony Blinken, i tre avrebbero definito “inaccettabile l’escalation”. Il governo di Baku, capitale azera, nega il coinvolgimento.

Colpi d’artiglieria contro il confine dell’Armenia, l’Azerbaigian nega ogni coinvolgimento ma si teme escalation

A qualche centinaio di kilometri dal fronte ucraino, un nuovo campo di battaglia potrebbe aprirsi nel cuore antico dell’Europa. Il governo di Yerevan, capitare armena, ha infatti denunciato un attacco d’artiglieria con obiettivo le forze di stanza sul confine tra Armenia e Azerbaigian: ma Baku nega tutto. I due paesi non sono nuovi al conflitto: la prima guerra tra i due paesi scoppiò negli anni ’90, al crollo dell’Unione Sovietica, causando oltre 30.000 morti tra i due schieramenti e un nulla di fatto a livello politico; la seconda si tenne, per pochi mesi, nell’autunno del 2020, terminata invece con un cessate il fuoco e la concessione di alcuni segmenti di territorio grazie alla mediazione russa, che impose però una stretta sorveglianza di frontiera. Ma adesso la Russia è occupata grandemente nella sua “operazione militare speciale” in Ucraina, occasione perfetta per sferrare un attacco contro i confini armeni.

Il processo di pacificazione tra i due paesi, voluti fortemente sia dalla Federazione Russa che dal Consiglio UE, procedeva lento ma costante. Lo sforzo, sebbene abbia contribuito a placare le intenzioni offensive in vista di un definitivo trattato di pace, non ha però impedito l’attacco di ieri. Oggi i due governi starebbero già negoziando un ulteriore cessate il fuoco, stando ai media dell’Azerbaigian, ma il governo armeno non ha ancora confermato la notizia. Intanto il Segretario di Stato USA Anthony Blinken ha già chiesto la cessazione delle ostilità.

Alberto Alessi

Seguici su Google News