
Il Bari con Vincenzo Vivarini ha ritrovato continuità di risultati ed equilibrio in campo, ma sembra ancora manchi qualcosa per fare il salto di qualità. Nonostante il calendario delle prossime giornate sembri sorridere ai biancorossi, l’allenatore e la dirigenza già guardano al mercato di gennaio per puntellare al meglio la squadra. Cambia l’allenatore, cambiano gli interpreti: ma dove migliorare?
Il Bari deve accelerare; è questo l’imperativo per i biancorossi, che dopo il pareggio a reti inviolate contro il Catania, devono compiere ancora uno step per fare il salto di qualità. Dirigenza e allenatore riflettono dunque su cosa sia necessario intervenire per colmare le lacune emerse in queste settimane. Il fastoso mercato estivo era stato condotto sulla base delle richieste di un tecnico differente da quello attuale, il quale sembra avere necessità differenti. Vivarini sa che ci sono grandi potenzialità, ma che per avvicinarsi alla vetta si deve cambiare qualcosa.
Le lacune di questo Bari
Dall’arrivo di Vivarini, per il Bari il bilancio è assolutamente positivo: i pareggi contro Monopoli, Avellino e Catania e i successi contro Picerno, Cavese, Ternana e Catanzaro hanno rilanciato i biancorossi. Con nessuna sconfitta nelle prime sette partite, il nuovo allenatore dei galletti è entrato nella storia, diventando il miglior subentrato di sempre. Il record è lo specchio di quanto il cambio della gestione tecnica abbia già inciso sulla stagione del Bari, a cui però, a detta di tifosi, allenatore e dirigenza, manca ancora qualcosa.

I biancorossi sono infatti ancora molto lenti nella manovra e trovano difficoltà in particolare a centrocampo, dove nessuno riesce a dettare tempi di gioco con sicurezza ed esperienza. Vivarini ha provato, nell’ultimo quarto d’ora di Catania, a passare dal 3-5-2 al rombo di centrocampo del 4-3-1-2, con risultati tutt’altro che negativi. Alla società è stato quindi mandato un segnale, quello di intervenire a gennaio sul mercato per puntellare la rosa.
Tanti esterni inutilizzati e l’assenza di un regista
L’assenza di un regista che detti i tempi di gioco e prenda in mano la squadra in fase di possesso palla, sembra essere il maggiore problema di questo Bari. Proprio a centrocampo infatti, nonostante le ottime prove di Hamlili, Awua e Bianco, Vivarini non ha avuto buone risposte dagli altri interpreti. L’ex allenatore dell’Empoli non vuole la coperta corta nemmeno in attacco. L’altra richiesta è infatti quella di un altro attaccante di ruolo, oltre ad Antenucci, Simeri e Ferrari, con l’ultimo non ancora al top. I tanti esterni in rosa e poco utilizzati potrebbero essere la pedina di scambio per rinforzare la rosa.

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