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Bari, partiti dal Policlinico i primi campioni di plasma dei guariti dal Covid

Bari– Sono partiti ieri mattina dal Policlinico di Bari i primi 14 campioni di siero- plasma prelevati dai pazienti guariti dal Covid-19. La destinazione è il laboratorio di microbiologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Padova e l’obiettivo degli studiosi è quello di individuare gli anticorpi anti-SARS-CoV-2 “attivi”.

Lo studio sugli anticorpi nel plasma dei guariti dal Covid si articolerà tra Bari e Padova: se l’esito sarà positivo si procederà alla sperimentazione.

Secondo gli studi, l’utilizzo di tali difese presenti nel plasma dei pazienti guariti potrebbe rappresentare un’arma per sconfiggere il virus, anche se l’efficacia della soluzione è ancora in corso di verifica. L’auspicio è quello di effettuare i controlli nel modo più sicuro e controllato possibile.

L’efficacia della terapia

Nonostante lo scetticismo di molti studiosi, la possibilità di guarire dal virus utilizzando gli anticorpi attivi presenti nel plasma dei guariti è possibile. Stando a quanto dichiarato dal professor Paolo Ascierto (direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto tumori Pascale di Napoli e presidente della Fondazione Melanoma) durante un’intervista rilasciata a Mattino 9, “è una strategia molto interessante, che ha un razionale scientifico forte e che viene utilizzata in molti ospedali”.

Tuttavia, come fa notare Pierluigi Lopalco (ordinario di Igiene all’Università di Pisa e responsabile del coordinamento regionale emergenze epidemiologiche dell’Agenzia regionale strategica per la salute e il sociale della Regione Puglia), non è la soluzione definitiva per il problema. “Ogni tentativo è apprezzabile. Ma sono necessari studi randomizzati controllati e centralizzati con il Governo nazionale per poter capire, su popolazioni adeguate, con numeri sufficienti e con studi idonei, se funzionano o no.”

Il contributo del Policlinico di Bari

Il procedimento, intanto, è stato avviato presso il laboratorio del centro trasfusionale del Policlinico di Bari. Sono attesi tra una settimana i risultati degli studi condotti dall’Università di Padova. Se l’esito del titolo di anticorpi neutralizzanti sarà positivo, si potrà procedere alla sperimentazione.

Francesco Mezzina, infermiere professionale del centro trasfusionale del Policinico di Bari, spiega che la ricerca verrà effettuata con il coordinamento delle forze delle due università. “Una volta arrivati i risultati”- aggiunge- “partirà il protocollo della raccolta plasmatica”. Le procedure avverranno nel laboratorio del centro trasfusionale del Policlinico di Bari ed eventualmente si avvierà la sperimentazione sui pazienti ricoverati nei Covid Hospital pugliesi

La collaborazione dell’Università di Padova

“Solo attraverso uno sforzo condiviso tra clinici e ricercatori riusciremo a consolidare il risultato ottenuto nella prima fase emergenziale”. Queste le parole del direttore generale Giovanni Migliore, riportate in un articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno.  Aggiunge un ringraziamento sentito al direttore del Policlinico di Padova, Luciano Flor, che esprime la forte fiducia nel coordinamento tra le forze sanitarie nazionali. “La collaborazione tra aziende sanitarie per garantire a tutti i pazienti le migliori opzioni di cura sono la migliore testimonianza che possiamo offrire.”

In un contesto storico che sembra finalmente offrire qualche spiraglio di luce, il ringraziamento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, va a tutti coloro che si stanno recando a donare il sangue. Sul suo profilo Facebook, in allegato ad un breve video che spiega la vicenda, lo definisce “un piccolo gesto di enorme importanza per tutti”.

Un encomio è doveroso anche nei confronti dei professionisti che ogni giorno lottano contro questo virus recandosi sul luogo di lavoro. Continua Mezzina: “fare la propria parte in condizioni estreme come queste comunque ti regala delle soddisfazioni. […] Sapere di essere riusciti in qualche modo a essere utili alla battaglia fa stare bene, nonostante i mille sacrifici.

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