NBA, Jones Jr. re delle schiacciate, Hield campione da tre punti. Ad Adebayo lo Skill Challenge

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Di Redazione Metropolitan

Emozionante e spettacolare come sempre il sabato dell’All-Star Weekend NBA. Trofei vinti all’ultimo tiro, polemiche allo Slam Dunk Contest e, come sempre, tanto divertimento la scorsa notte. Gioiscono i Miami Heat che hanno visto due dei trofei in palio nella notte assegnati a due loro giocatori, Bam Adebayo e Derrick Jones Jr. Vediamo com’è andata nel dettaglio.

Skill Challenge

Lo spettacolo NBA si apre con lo Skill Challenge, che vede affrontarsi 8 giocatori in tabellone. A inizio gara vengono sorteggiati i primi quattro incontri che, sostanzialmente vedono un lungo contro una guardia. Il primo duello è tra Bam Adebayo e Spencer Dinwiddie: il lungo di Miami, lo sappiamo, è atletico, veloce e ha buone mani; non lascia scampo nemmeno a una guardia come Dinwiddie, vincendo agevolmente il turno. Altro scontro impari dal punto di vista dei centimetri è il secondo incontro tra Paskal Siakam e Patrick Beverley. Anche qui è il lungo ad avere la meglio sulla guardia. La terza sfida tra Khris Middleton e Shai Gilgeous-Alexander è vinta dall’ala di Milwaukee, che a differenza di quella di OKC non si inceppa nello step dei passaggi.

Ultimo incontro tra Domantas Sabonis e Jason Tatum: anche qui una sorpresa con Sabonis che vince sul filo del confronto da tre punti. Tre ex campioni allo Skill Challenge – Beverley, Dinwiddie e Tatum – dunque subito fuori, mentre tutti i lunghi hanno passato il turno (questo a confermare quanto l’NBA sia cambiata negli anni). Il secondo turno tra Adebayo e Siakam è vinto ancora da Bam, ancora all’ultimo step dei tre punti, favorevole anche a Sabonis in sfida contro Khris Middleton. Duello finale, dunque, dai due classe ’95 di Miami e Indiana. Anche qui scontro testa a testa che si conclude in favore del lungo degli Heat la cui tripla entra prima di quella di Sabonis. Bam Adebayo è quindi il 18esimo campione della storia dello Skill Challenge, chiudendo la prima gara dell’NBA All-Star Saturday.

Three Point Contest

Novità di quest’edizione della gara da tre è la palla Mountain Dew che vale tre punti, contro i due della Money Ball e il punto della semplice palla. I primi tre cecchini NBA a sparare dai carrelli – Trae Young, Devonte’ Graham e Duncan Robinson – seguono un copione simile, avendo una partenza incerta e migliorandosi gradualmente. A differenza di Young (che totalizzerà solo 15 punti) gli altri due metteranno quasi tutto il carrello Money Ball, portandosi Graham a 18 e Robinson a 19.

È poi il turno di Devin Booker – che in realtà non doveva neanche partecipare – che è il primo a superare la soglia dei 20 punti (precisamente 27), grazie ai due Dew e una serie di ottimi carrelli. Dopo di lui Buddy Hield, che si comporta bene all’inizio, male nella parte centrale e alla grande alla fine quando mette tutti e cinque i palloni del carrello delle Money Ball, realizzando 27 punti. Sfiora i risultati degli ultimi due anche David Bertans che grazie a un perfetto carrello Money Ball porta il suo score a 26. Gli ultimi due a tirare sono il padrone di casa, Zach Lavine, e il campione in carica, Joe Harris, ma entrambi non riescono a qualificarsi.

Nel round finale inizia Bertans che è più impreciso rispetto al turno precedente e fa segnare 22 punti. Devin Booker è invece più sul pezzo e riesce quasi a riconfermarsi, piazzando 26 punti. L’ultimo turno è di Buddy Hield che non sembra essere perfetto e si trova in difficoltà nel raggiungere Booker; arriva all’ultimo carrello con 19 e all’ultimo tiro con 25 punti. È proprio con quell’ultimo tiro all’ultimo secondo che strappa il trofeo dalle mani della guardia dei Suns e se lo porta a Sacramento.

NBA Slam Dunk Contest

Ultimo appuntamento del sabato NBA dell’All-Star Weekend, la gara delle schiacciate è certamente il più atteso. Il primo a iniziare è Dwight Howard che comincia con una buona schiacciata che però non gli fa ottenere troppi punti: quattro 8 e un 9 per un totale di 41 punti. Secondo turno per Derrick Jones Jr., che dopo una scenetta con la torta per il suo 23esimo compleanno, vola sul compagno Adebayo (appoggiandosi un po’ sulla spalla). Ottiene quattro 9 e addirittura un 10 per un totale di 46 punti. Abbigliamento che riporta al film White men can’t dunk per Pat Connaughton che vola anche lui sopra un amico, questa volta un giocatore di baseball. Buona la schiacciata ma non all’altezza di quella di Jones Jr, secondo i giudici. 45 il totale per lui.

Schiacciata alla Aaron Gordon per Aaron Gordon che prima passa la palla in mezzo alle gambe e poi esegue una rovesciata all’indietro. Pubblico in visibilio ed entusiasmo dei giudici che alzano tutti il cartello col numero 10. Secondo turno di Howard che ritorna a 10 anni fa e si vesta da Superman (col numero 24 sul petto in onore di Kobe Bryant). Riceve la palla da Jameer Nelson da dietro il tabellone e schiaccia al volo. I 49 punti dei giudici premiano forse più la scenografia e le intenzioni che l’esecuzione in sé.

Torna Connaughton, questa volta in divisa Bucks, che salta sopra il compagno Giannis Antetokounmpo, raccoglie la palla dalle sue mani, le fa toccare il tabellone e poi la schiaccia. Una grande schiacciata che infatti gli vale il cinquantello. Non si fa attendere troppo la risposta di Derrick Jones Jr. che vola altissimo e al primo tentativo esegue una meravigliosa 360 sotto le gambe. Sono inevitabili i cinque 10 da parte dei giudici. Ultimo turno di Aaron Gordon che posiziona la palla come Connaughton, ma in volo esegue una mezza rotazione schiacciando al contrario. Una schiacciata di non facile esecuzione apprezzata dai giudici che lo premiano col secondo perfect score.

Lo scontro finale è tra chi ha ottenuto più punti, ovvero Jones Jr. (che inizia per primo) e Gordon. Il primo tentativo della finale di Jones Jr è simile alla sua primissima schiacciata, con la differenza che stavolta ne salta due e si fa passare la palla sotto le gambe. Schiacciata fantastica a cui i giudici rispondono alzando tutti il 10. La risposta di Gordon – che schiaccia raccogliendo la palla a mezz’aria e compiendo una rotazione quasi completa – probabilmente non è all’altezza di quella di Jones Jr., ma soddisfa comunque i giudici che gli piazzano un altro 50 tondo.

La seconda schiacciata di Jones Jr. è devastante e probabilmente la migliore della serata fino a quel momento: prende la palla al rimbalzo sul tabellone, salta chi gliela aveva alzata, passa la palla sotto le gambe e schiaccia. Il risultato è un inequivocabile 50. Difficile pensare che Gordon potesse fare meglio e invece ci riesce: su alzata del compagno Fultz sullo spigolo del tabellone, Gordon la prende al volo eseguendo una 360 con la testa sopra il ferro. Anche qui inevitabili i 50. Per la risposta Jones Jr. sì ispira all’avversario e raccoglie la palla da dove l’aveva raccolta Gordon, finendo però la schiacciata passando la palla sotto le gambe.

Ancora un perfect score da 50 punti. 50 ancora anche per Gordon che salta sopra Chance the Rapper e schiaccia passando la palla sotto le gambe. Spareggio finale con Jones Jr che esegue una windmill da quasi la linea del tiro libero, con la quale ottiene “solo” 48 punti. Aaron Gordon risponde con una schiacciata in cui salta quasi interamente i 230 centimetri del gigante dei Celtics, Tacko Fall. Pubblico e giocatori impazziscono ma i giudici alzano due 10 e tre 9, per un totale di 47 punti. Derrick Jones Jr. vince così di un punto – e tra le polemiche – su Gordon e conquista il trofeo dello Slam Dunk Contest, chiudendo così l’ultimo appuntamento dell’NBA All-Star Weekend prima della partita delle stelle.

(Qui per vedere gli highlights completi della gara)

Derrick jones jr NBA
Photo Credit: USA TODAY Sports