Battiato, musica fuori dal tempo

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Di Redazione Metropolitan

Una personalità poliedrica, a tratti misteriosa, sicuramente affascinante quella del Maestro Franco Battiato. La sua carriera è iniziata sul finire degli anni ’60 ed è ai giorni nostri uno dei nomi più prestigiosi della musica italiana. Le sue canzoni sono sempre una scoperta, per chi le ascolta da tanti anni e per chi non le ha mai sentite. Racconti, immagini, riflessioni, meditazioni. Una raccolta di una, cento, mille vite. Canzoni, solo canzoni, che raccontano di persone, tante, una. Quel sentire che molti possono condividere. Canzoni popolari e suonate dalle radio all’infinito negli anni ’80, quando dopo un percorso di musica sperimentale e d’avanguardia Franco Battiato sbarca nella musica pop.

Battiato e l’ipertesto musicale

Il 1979 è l’anno de “L’era del cinghiale bianco”. Poi conquista definitivamente il grande pubblico e scala le classifiche con nel 1981 con “La voce del padrone”. L’album contiene “Bandiera bianca”, “Cuccurucucù”, “Centro di gravità permanente”. Successi ballabili, con testi diversi dal contesto della musica italiana dell’epoca, stranamente mistici, evocativi, costellati di riferimenti e citazioni. Una sorta di ipertesto ante litteram.

Franco Battiato festeggia 75 anni
Franco Battiato festeggia 75 anni – Photo Credits: Optimagazine

La figura di Franco incuriosisce, anch’essa insolita rispetto ai cantanti patinati del tempo. Sembra uno un po’ strano, simpatico. Solo dopo scopriremo che dietro quelle giocose cantilene si nascondono concetti interessanti, profondi, in bilico tra la religione e la filosofia. Una propensione che lo porterà nel tempo a raggiungere l’apice con un capolavoro senza tempo “La cura”, nata dall’incontro con il filosofo Manlio Sgalambro.

Per ripercorrere la carriera di Franco Battiato, è solo di tre giorni fa l’uscita di “Giubbe rosse (30th Anniversary Remastered Edition)”. L’album è stato rimasterizzato per il suo trentesimo anniversario e ripropone diciannove canzoni, tra le più note e rappresentative del cantautore siciliano. La raccolta racchiude vent’anni di musica. In questi giorni risuonano spesso le parole de “La cura”, cantata anche da Diodato in tv dedicandola alla nostra nazione. Ma anche le parole di “Povera patria” si addicono a questo periodo. Battiato val bene un ascolto e un riascolto, una scoperta e una riscoperta dei suoi cinquant’anni di musica.
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