Beethoven, la sua tenebrosa Quinta Sinfonia

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

MelidicaMente

Sicuramente oggi giorno la musica classica strumentale non è la più popolare. Difficilmente troviamo ragazzi che si struggono per i loro problemi di cuore su una sinfonia di Mozart o su Le Quattro Stagioni di Vivaldi.
Discorso diverso è per quanto concerne il mondo del cinema. Ancora oggi le colonne sonore di maggiore ispirazione per i cineasti sono quelle unicamente strumentali, che con la loro indeterminatezza e ricchezza di pathos aumentano la suggestione dei film.


Una delle sinfonie più famose e maggiormente utilizzate in campo cinematografico è la Quinta Sinfonia di Beethoven.
Composta nel 1808 ed eseguita per la prima volta al Teatro dell’Opera di Vienna, questa sinfonia ebbe la gestazione più lunga e travagliata del lavoro sinfonico di Beethoven.
L’autore è una delle personalità più avanguardistiche di tutto l’Ottocento; Beethoven, infatti, è stata una figura di cruciale importanza nel panorama musicale occidentale, particolarmente noto per le sue straordinarie doti musicali nonostante la sua sordità.

Quinta Sinfonia, tra la guerra e il cinema


La Quinta Sinfonia è dunque una delle opere più celebri del compositore. Le quattro note introduttive sono rimaste impresse nella cultura popolare per la loro capacità di incutere tensione e timore.
Non a caso i riferimenti cinematografici sono molto numerosi, perlopiù nei film di genere horror/drammatico. Pensiamo ad esempio a Omicidio! di Alfred Hitchcock (1939) o Mani di velluto, commedia italiana di Castellano e Pipolo di fine anni Settanta.


Non solo, ma l’incipit della celebre sinfonia fu utilizzata anche dalle trasmissioni italiane di Radio Londra durante la Seconda guerra mondiale, poiché in codice Morse (utilizzato durante il periodo bellico per decifrare messaggi militari) formano l’iniziale V di Victory. Tra l’altro il film V per Vendetta di James McTeigue (2005) sfrutta la sinfonia probabilmente per questo motivo.

NoSpiler

Beethoven, il genio della musica occidentale


Beethoven resta dunque un compositore di estrema attualità, grazie alla capacità di persuadere e colpire emotivamente gli ascoltatori.
La Quinta Sinfonia è un susseguirsi di contrasti: prima violenza poi pacatezza, prima tensione e poi morbidezza. Un capolavoro avanguardistico della musica occidentale che ha permesso l’avanzare della musica nelle forme e nei colori che conosciamo oggi.

Nicole Ceccucci