Nel Metropolitan Today di oggi parleremo della prima idea di telefono! Era il 7 Marzo del 1876 e un uomo, dall’altra parte del globo, stava per lanciare il mondo nell’era della telefonia. Di chi sto parlando? Di Mr. Alexander Graham Bell: l’uomo che, col brevetto numero 174.465 che recitava “il metodo e l’apparato per trasmettere la voce o altri suoni per mezzo di ondulazioni elettriche”, aveva appena inventato il telefono. L’invenzione del telefono fu sicuramente una rivoluzione che cambiò per sempre il modo di comunicare. Questo apparecchio è diventato, oggi, indispensabile per ognuno di noi, sarebbe impossibile pensare ad un mondo senza telefono che, in pochi secondi mette in contatto le persone di ogni parte del mondo. E’ anche doveroso fare un’amara considerazione, da qualche anno quasi più nessuno utilizza un telefono fisso. Ma questo brevetto di Bell ci ha offerto sicuramente le basi per uno sconvolgimento ancora più epocale: il cellulare.
Ma siamo certi che Bell fu il primo a brevettare il telefono?
La controversia tra Bell e Meucci
l congegno utilizzato dall’inventore per la prima chiamata della storia il 10 Marzo 1876, era composto da una sorta di trombetta. All’interno di questa c’era un microfono ed un auricolare, ciò permetteva alla voce dell’interlocutore di far vibrare una particolare membrana in grado di produrre corrente elettrica variabile in base al segnale ricevuto. Tale segnale elettrico veniva successivamente trasformato in acustico, all’altro capo dello strumento. Ma fu lui il primo a brevettare il telefono? Quello che si cela dietro questa idea è ancora oggi molto dibattuto. Per una parte della comunità scientifica Bell fu ufficialmente il primo a brevettare un apparecchio in grado di funzionare e questo lo rende, secondo loro, il padre del telefono. Ma, c’è un ma, un italiano, emigrato a New York, già nel 1854 ne aveva costruito il primo prototipo, il telettrofono, che usava in casa per comunicare con la moglie confinata a letto da un’artrite deformante. Avete capito di chi parlo? Del fiorentino Antonio Meucci!
Il brevetto del telefono
Nel 1871, ben 5 anni prima di Bell, Meucci era riuscito a depositare un brevetto temporaneo al prezzo di 10 dollari l’anno, non potendo permettersi quello definitivo. Riuscì a pagare il rinnovo solo due volte e nessuna compagnia telegrafica accettò di finanziarlo. Bell, forse dopo aver visto cosa progettò l’italiano, depose il suo brevetto. Meucci lo denunciò ma perse la causa. Quando la Corte Suprema degli Stati Uniti gli diede ragione la prima volta, nel 1887, era ormai troppo tardi: Bell aveva avviato la Bell Telephone Company, diventata poi American Telephone and Telegraph: la prima industria delle telecomunicazioni poi divenuta una delle più importanti d’America. Solo nel 2002 il Congresso degli Stati Uniti d’America, confermò che il padre del telefono è a tutti gli effetti Antonio Meucci il vero inventore del telefono.
Annalisa Pomponio