Benetton Treviso: il primo storico scudetto

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Di Redazione Metropolitan

Per la città di Treviso e per il movimento rugbystico il 25 aprile non è solo la data in cui si festeggia la liberazione nazionale ma il giorno in cui i bianco verdi hanno conquistato il loro primo storico scudetto. 25 aprile 1956, da quel giorno ha inizio una storia gloriosa, quella del Treviso Rugby.

Treviso, la “città dipinta”

Treviso, situata in Veneto, con il suo fascino che la rende unica è una delle più belle città d’Italia. Bellezze naturali che convivono armoniosamente con ricchezze storiche fanno di questa ridente cittadina un luogo suggestivo e scrigno di preziosi tesori. Da Palazzo dei trecento passando per Calmaggiore fino alle armoniose passeggiate lungo i canali. Tutto questo fa da cornice ad uno dei luoghi più incantevoli d’Italia.

Una città ricca, non solo di natura e storia, ma legata indissolubilmente anche allo sport. Qui hanno sede alcune delle più grandi eccellenze italiane. Qui ha sede la Pinarello, importante azienda nel settore ciclistico. Inoltre Treviso è la casa di alcuni tra i più importanti club sportivi a livello nazionale. Pallavolo, Basket ma sopratutto Rugby. Una zona vocata per questo sport e con il quale ha vinto tanto. Tutto però è cominciato con la vittoria del primo storico scudetto, il 25 aprile 1956. Primo importante successo per questa città.

Benetton Treviso
Il Benetton Treviso (allora Faema) festeggia il primo scudetto – credt: la terra del rugby

25 aprile 1956, il primo storico scudetto dei Leoni

Quella del Rugby Treviso è una storia che si ripercorre negli anni, tra successi, ricordi e giornate da dimenticare, fino a giungere ai giorni nostri. Una storia, una società fatta di successi che hanno resto questo club uno dei più vincenti nel panorama rugbystico nazionale. Una storia che nasce nel 1932 ma che diventa grande nel 1956, anno del primo storico scudetto. Con la consapevolezza che quello sarà il primo titolo di una società nata per brillare nel cielo ovale.

Proprio il 1956, anno importante che difficilmente possiamo dimenticare. A Cortina si disputano i giochi olimpici invernali e l’Italia è attraversata da un’ondata di grande freddo, per quella che sarà ricordata la grande nevicata del ’56. Nel frattempo a Monte Carlo Grace Kelly sposa il Principe Ranieri.

Il massimo campionato nazionale di rugby giungeva alla sua ventiseiesima edizione e, ai blocchi di partenza le squadre sono dieci; oltre ai trevigiani ci sono i campioni in carica del Parma che alla vigilia sembrano i favoriti. Insieme a Petrarca, Rovigo e Roma formano il quartetto che si dovrà contendere il campionato, fino alla vittoria finale.

Poi c’è Treviso, una realtà che vuole inserirsi tra le due squadre venete già consolidate Rovigo e Padova, una squadra che vuole lottare per vincere, fatta di giovani ragazzi che hanno in comune la passione per il rugby. Uno sport all’epoca ancora poco conosciuto e praticato lungo la penisola.

Lo sponsor è per la prima volta la Faema e, i trevigiani avevano tanta voglia di mettersi in mostra. Dopo un inizio faticoso in campionato, dove nelle prime tre uscite stagionali hanno raccolto altrettante sconfitte contro Rovigo, Roma e L’Aquila i “Leoni” trovano una sorta di formula magica che li porta a collezionare undici successi consecutivi, fino al 25 aprile 1956.

Un classico mercoledì di primavera, una giornata di festa per l’Italia, il 25 aprile. Treviso deve recuperare una partita di campionato, quella contro Rovigo. La partita viene recuperata proprio in quella giornata, quando a campionato ormai finito è il Parma primo in classifica, Treviso con la partita in meno si trova al secondo posto, a pari merito con il Petrarca e, costretto alla vittoria per raggiungere la vetta della classifica.

La partita si gioca al Tre martiri di Rovigo e dopo una lunga battaglia in campo, a vincere la partita sono i trevigiani, partita terminata sul 10-17. Ormai è fatta, viene scavalcato Parma in classifica, il campionato è finito e i trevigiani possono iniziare la loro grande festa, il primo storico scudetto. Per quello che è il primo importante successo che arriva nella “città dipinta.”

“Il nostro stipendio erano tante botte in campo e una pastasciutta alla fine della partita ma eravamo una squadra vera, che viveva insieme ogni momento, anche nel tempo libero”.

Queste le parole di Luigi Feletto, tra i protagonisti dello scudetto, rilasciate al Corriere veneto.

LA formazione del Rugby Treviso nel 1956 – credit: museodelrugby.it

Da sinistra, in piedi: Feletto, Levorato, Panizon, Peron I, Mestriner, Fantin, Frelich, Milani; accosciati: Carniato, Zucchello, Pavin, Daniele Peron (il bambino con il pallone), Sartorato, Baldan, Foglia I, Biggi II.

Benetton Treviso: una storia che continua

Da quello storico 25 aprile del 1956, giorno del primo scudetto ne sono passati di anni. Treviso dovrà aspettare altri venti anni per vincere il suo secondo titolo tricolore, arrivato solo nella stagione 1977/78, l’ultimo anno prima di passare di proprietà alla famiglia Benetton.

Con l’arrivo del gruppo Benetton, la società cerca di costruire una squadra sempre più competitiva che negli anni ottanta e novanta si conquista il palcoscenico del rugby italiano ed europeo. Arrivano cosi altri diciotto titoli, che rendono la società una delle più titolate d’Italia.

Quindici scudetti, quattro coppe italia e una super coppa sono i trofei vinti da questa prestigiosa squadra. Molti tra i più grandi giocatori internazionali hanno vestito nel corso degli anni la magia di Treviso, rendendo questa società ancora più prestigiosa.

Ora i Leoni di treviso giocano come franchigia nel Pro 14 e, solo l’anno scorso ci hanno fatto emozionare con la storica conquista dei Play Off. Una storia che continuerà ad essere fatta di successi e bei momenti da ricordare, ma tutto è iniziato quel lontano 25 aprile 1956. Una data che per lo sport trevigiano è l’inizio di una storia gloriosa, coronata da importanti successi.

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