Il problema riguarda l’intera industria dell’animazione, di cui Berserk è solo un sintomo. Ci parla l’anime director Shin Itagaki, preoccupato per il futuro del personaggio della saga.

Una notizia diffusa sul Web Anime Style ci fa riflettere: una sorta di editoriale, scritto da Shin Itagaki. Si tratta dell’animation director che ha curato la saga di Berserk nell’adattamento animato che ha ricevuto nel 2016. Shin Itagaki ha scritto per denunciare una piccola (ma non troppocrisi che la figura professionale da lui ricoperta sta attraversando in questo specifico momento storico e sociale. Itagaki si riferisce in particolare modo alla dilagante carenza di anime director all’interno dell’industria odierna del settore.

Secondo le sue parole questo è uno dei problemi più grandi delle produzioni odierne.

Un problema serio, ancor più rispetto alla mancanza di key animator, che, a causa delle insostenibili tempistiche che sono costretti a rispettare, non hanno il tempo per essere educati nella più giusta corretta. Questo significa, ovviamente, che gli animation director sono costretti a gestire un peso spropositato.

Il loro compito sarebbe quello di supervisionare le animazioni che gli sono fornite dal resto dello staff, dando consigli e modificandole se necessario. Una buona produzione anime (come ad esempio Cowboy Bebop!) è determinata anche da un buon anime director. Per questo motivo tanto quanto per la loro capacità di dare omogeneità all’animazione di un determinato prodotto, questo peculiare ruolo è altamente ricercato dagli studi di animazione del settore.

Berserk – source: Google

Itagaki infatti dichiara:

oggigiorno è normale per un director ridisegnare almeno l’89-90% delle animazione che i key animator spediscono loro

Per farci capire la quantità di richieste per questa professione, l’uomo ci dice che il giorno precedente ha ricevuto ben due offerte di lavoro per due diverse produzioni. Ci riferisce anche che gli è capitato di svolgere il suddetto lavoro senza essere accreditato, pur di portare a compimento l’opera. Continua spiegando che quando un anime fallisce, non è perché l’assistente alla produzione è stato negligente o perché le storyboard sono state consegnate troppo tardi, ma perché le piccole o medie produzioni hanno perso contro i grandi studi la guerra per accaparrarsi gli animation director. In altre parole, la produzione non ha altra scelta che pubblicare una pessima animazione.

Da fan di Berserk, mi trovo un po’ confusa. Voi che ne pensate?



SEGUICI SU
FACEBOOK
INSTAGRAM