“Bianco Natale”, amore e guerra in un vecchio classico hollywoodiano

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Benvenuti nella rubrica “Singin’ through the Holidays”, che dal 2 Dicembre al 6 Gennaio vi farà compagnia ogni Mercoledì alle 17,00 con un musical natalizio, per passare al meglio queste vacanze molto particolari. Questa rubrica vi farà fare un viaggio nel tempo, partendo dai classici degli anni quaranta fino ad arrivare ai musical rock del nuovo secolo. Siete pronti a cantare e ballare con noi con il film di oggi? Il film che abbiamo scelto per questo mercoledì è “Bianco Natale” di Michael Curtiz, pellicola del 1954 con Bing CrosbyDanny KayeVera-Ellen e Rosemary Clooney.

Il film racconta del capitano Bob Wallace (Bing Crosby) e del soldato Phil Davis (Danny Kaye), i quali si conoscono nel Natale in cui sono entrambi in servizio. Diventati amici, alla fine della guerra decidono di darsi al varietà. Bob è infatti un grande cantante e Phil un bravo performer. I due incontrano le sorelle Betty e Judy Haynes, e si uniscono a loro per organizzare uno spettacolo natalizio in un hotel nel Vermont. Una volta raggiunto il luogo, incontrano il generale Waverly, il comandante per cui hanno combattuto durante la guerra. Scoprono che il generale è il proprietario del posto e sta affrontando gravi problemi finanziari. Organizzano dunque con le due sorelle Haynes uno spettacolo indimenticabile invitando tutti i vecchi commilitoni. Nel frattempo sul palco nasce un amore.

Bing Crosby, Rosemary Clooney e Danny Kaye in "Bianco Natale" - Photo Credits: mentalfloss.com
Bing Crosby, Rosemary Clooney e Danny Kaye in “Bianco Natale” – Photo Credits: mentalfloss.com

I temi centrali di “Bianco Natale”

Si tratta ancora una volta di un musical che mette il buonumore e ci fa entrare subito nello spirito natalizio. Questa voglia di aiutare il comandante, infatti si ricollega ai buoni propositi del Natale. Come anche la storia d’amore, elemento imprescindibile nei musical di questi anni. La pellicola della Paramount è girata in Vista-Vision, il (ai tempi) nuovo formato extra-large che conferisce grande luminosità ai colori, una definizione dell’immagine migliore, e una valorizzazione dei frame in movimento, soprattutto nelle scene di danza. Qualitativamente dunque è sicuramente un passo in avanti rispetto ad altri film dello stesso periodo, anche se a molti non convince la romanticizzazione del periodo della guerra che emerge nel film.

Sembra che Irving Berling, ideatore e compositore della pellicola, fosse ossessionato dall’argomento della guerra. Infatti, durante la Seconda Guerra Mondiale, il compositore aveva scritto lo spettacolo “This is the Army”, e da tempo desiderava fare un film su un generale in pensione. In verità “Bianco Natale” era nato come musical teatrale, ma la Paramount ha apprezzato talmente tanto l’idea che ha deciso di fare un film. Probabilmente questa scelta è nata anche dal fatto che Bing Crosby veniva dal recente successo di “Holiday Hinn”, pellicola che presentava una trama in parte simile a “Bianco Natale”, e sembrava che si andasse sul sicuro proponendo un film natalizio dalla storia simile.

Un frame dal film "Bianco Natale" - Photo Credits: Arts Meme
Un frame dal film “Bianco Natale” – Photo Credits: Arts Meme

I rifiuti degli attori e la storia della canzone “White Christmas”

Sembra che in origine, a dover affiancare Crosby nel ruolo di Phil ci sarebbe dovuto essere Fred Astaire. Ma il grande divo, che era già stato co-protagonista di Bing nel film a cui “Bianco Natale” si è ispirato, ha rifiutato. Le motivazioni non erano ben chiare. Forse perché la trama era troppo simile a quella del film precedente. O forse perché il modo in cui la guerra era presentata non lo convinceva, fatto sta che il ruolo di Phil passò a Donald O’Connor. L’attore, tuttavia, poco prima dell’inizio si ammalò, e allora il ruolo passò a Danny Kyle. Non prima, né seconda ma ben terza scelta. Kyle, però, dimostrò di non essere affatto una terza scelta, anche se probabilmente ha dato sfumature diverse al suo personaggio da quelle che avrebbe dato O’Connor, sicuramente più abile come macchietista.

Il film riprende alcuni vecchi componimenti di Irving, tra cui la sua canzone di maggiore successo, che dà anche il titolo alla pellicola: “White Christmas”. Nel film la canzone è accompagnata da un numero molto natalizio, dove tutti i personaggi sono vestiti di rosso e un barocco albero di Natale compare in scena, strappando un sorriso allo spettatore di oggi. Questa canzone è stata cantata da Crosby per la prima volta in “Holiday Inn” (1942) e ha subito riscontrato un grande successo. Infatti nel ’43 ha vinto un Oscar alla Miglior Canzone.

Con 50 milioni di copie vendute, nella corso della storia il brano è stato interpretato da un grande numero di cantanti, fino ad arrivare ai giorni nostri con un successo pressoché immutato. Irving era consapevole di aver composto un capolavoro, tanto che una mattina, arrivato in ufficio, aveva esclamato alla segretaria “Prendi la penna, prendi appunti su questa canzone. Ho appena scritto la mia migliore canzone; diavolo, ho appena scritto la migliore canzone che chiunque abbia mai scritto!”.

La performance di “White Christmas” nel film

Pro e Contro: perché guardare questo film?

“Bianco Natale” non è certo da considerarsi il grande capolavoro del cinema statunitense. Bing non è un ballerino, e nonostante la sua meticolosa preparazione prima delle riprese, questo è evidente. Come anche alcuni valori presentati nel film non sono invecchiati bene. Infatti il rapporto tra i commilitoni e questo ricordo nostalgico dei tempi della guerra passati insieme, oggi non ci dicono molto. E’ un punto di vista antico, e che con la sensibilità di oggi e un modo di raccontare non del tutto universale, non ci arriva, non ci commuove come dovrebbe. Eppure questa pellicola continua negli anni a mantenere il suo fascino.

Saranno le canzoni, gli attori, gli standard produttivi altissimi, o forse quel vecchio spirito natalizio puramente statunitense che da sempre ci affascina riscoprire durante le feste. E noi continueremo a riscoprirlo nella prossima puntata della rubrica Singin’ through the Holidays, sempre qui, mercoledì prossimo alle 17!

Paola Maria D’Agnone

Seguici su MMI e Metropolitan Cinema.