Boss Doms a Sanremo 2021. All’anagrafe è Edoardo Manozzi e nasce a Roma nel 1988. Cresce in periferia e fin da bambino l’unica cosa che gli da soddisfazione è la musica. In famiglia i soldi scarseggiavano ed Edoardo per dare supporto economico faceva due lavori, e quello che restava lo spendeva per la sua cultura musicale. Poi c’è stato un Natale che forse non dimenticherà, quello in cui sotto l’albero ha trovato una scheda audio, regalo dei suoi genitori. Certo per loro la musica era solo un hobby e avrebbero voluto che Edoardo si fosse impegnato a trovare un lavoro che avrebbe potuto garantirgli un futuro stabile.
Nonostante le difficoltà però Edoardo non ha mollato. Per anni di sera al ritorno da quello che tutti consideravano un “vero” lavoro ha studiato gli spartiti, le nuove tecniche per i suoni, gli arrangiamenti, la teoria musicale e la storia della musica. All’età di 18 anni arriva la svolta. Partecipa al suo primo rave party scoprendo un mondo totalmente nuovo che gli cambierà la vita, quello della musica elettronica. Il mattino stesso, tornato a casa dal rave, ha scaricato il primo software per produrre musica sul computer. Cosi ha iniziato così il suo percorso di produttore, percorso che continua ancora oggi e che lo vede sulla cresca dell’onda. La musica così è diventata da hobby a passione sfrenata. Le prime produzioni di Edoardo sono stati brani club e alcune partecipazioni come dj ai rave party della Capitale.
Boss Doms a Sanremo 2021, promessa mantenuta
In parallelo produceva beat per gli artisti della scena romana, come ad esempio: Gemitaiz, Noyz Narcos e il suo amico di infanzia Achille Lauro. Già perché Achille Lauro andava a scuola col fratello di Edoardo e quindi i tre si frequentavano assiduamente. Il sodalizio artistico tra i due è iniziato quando Lauro stava lavorando su “Dio c’è” e firmò con la casa discografica “Roccia Music”, mentre Edoardo nel frattempo, aveva aperto un piccolo studio di registrazione era impegnato con i DJ set in giro per l’Italia e l’Europa. Ben presto è stato chiaro ad entrambi che insieme avrebbero potuto arrivare al successo. E’ stata proprio questa la promessa che Doms ha fatto ad Achille Lauro mettendo in stand-by i propri progetti per dedicarsi al “duo”.
Il sodalizio artistico tra i due è durato 6 anni. Insieme hanno suonato sui palchi più importanti d’Italia, e hanno collaborato con artisti e interpreti di livello altissimo fino ad ottenere svariate certificazioni discografiche d’Oro e di Platino. Nel frattempo il rapporto tra i due è andato anche oltre la musica cosi nel 2017 hanno partecipato al reality “Pechino Express“, formando il duo chiamato “I Compositori“. Il successo arrivato da questa esperienza li ha catapultati direttamente sul palco del Festival. Così a Sanremo 2019 hanno presentato il brano “Rolls Royce“, e nel 2020 il brano “Me ne frego“. Il sodalizio artistico tra i due è terminato, Boss ha mantenuto la promessa fatta a Lauro anni fa. Ora Boss Doms ha ripreso i suoi progetti da solista. Nonostante questo, Boss sarà ospite del “secondo quadro” proposto stasera sul palco dell’Ariston da Achille Lauro.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina (Boss Doms) photo credit: corrierenazionale.it