Fino al 24 novembre, all’ACP Palazzo Franchetti di Venezia è disponibile la mostra “Breasts”, supportata da Intimissimi. Un’esposizione ideata e curata da Carolina Pasti, aperta al pubblico insieme alla 60 Biennale d’arte di Venezia. La caratteristica principale è che la mostra di Intimissimi ha come main partner proprio il brand. L’esposizione prevede ben 30 artisti che in “Breasts”, come dice il nome, portano la loro personale interpretazione del seno femminile come emblema di potenza e femminilità (e non solo). In un viaggio nella storia del corpo femminile, che racconta la visione storica e artistica di uno dei simboli di fertilità e amore sin dalla notte dei tempi. E non solo: il viaggio parte dagli albori per raccontare l’empowerment femminile ma, soprattutto, affrontare tematiche importanti come quella della prevenzione del cancro al seno e dell’importanza della prevenzione.

Breasts, la mostra di Intimissimi a Venezia

Il percorso segue le cinque stanze del Palazzo, partendo da una ricostruzione con un percorso storico della storia del seno e, soprattutto, la narrazione di varie tematiche legate al corpo femminile. E lo fa attraverso alcune rappresentazioni iconografiche del Rinascimento, come per esempio la Madonna del latte. Questo tema iconografico ha infatti da sempre ispirato tantissimi artisti non solo moderni, ma anche contemporanei (come Richard Dupont o Cindy Sherman). Proseguendo poi si passa alla parte scultorea, con alcune sculture come la celebre “Prière de toucher” (ovvero si prega di toccare) di Marchel Duchamp.

Si prosegue poi con, invece, la sezione fotografica con alcuni artisti celebri come Robert Mapplethorpe o Irving Penn, che danno all’obiettivo il compito di rappresentare l’iconografia femminile. Sempre a proposito di fotografie, si passa alla sezione “marketing”, ovvero di come il corpo femminile sia stato rappresentato negli anni di pubblicità. In questa sezione infatti è possibile trovare scatti di fotografi di moda come Oliviero Toscani. Nell’ultima sezione infine troviamo invece alcuni artisti contemporanei che portano la loro arte in relazione alla destrutturazione del concetto di seno come elemento di femminilità, spiegando la sua nuova proiezione sull’arte contemporanea.

Marianna Soru

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