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Calabria zona arancione, cosa cambia da domani

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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato una nuova ordinanza con cui dispone il passaggio della Calabria da zona rossa a zona arancione. Il provvedimento si basa sul monitoraggio degli ormai noti 21 indicatori e sarà in vigore da domenica 29 novembre e fino al 3 dicembre ( in attesa del nuovo Dpcm del premier Conte). Arriva dunque un allentamento delle restrizioni ma, sia chiaro, non è un “liberi tutti”. Facciamo chiarezza e vediamo cosa cambia e quali sono le nuove regole da rispettare.

Ci si potrà muovere liberamente all’interno del proprio comune di residenza dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Vietato circolare, invece, tra le 22 e le 5 (salvo comprovati motivi di lavoro, salute o necessità). Rimane vietato uscire dal proprio comune e dalla propria regione, se non per motivi di studio, lavoro, salute o altre urgenti necessità previste dai regolamenti (occorre autocertificazione).

Anche in zona arancione restano chiuse le piscine, le palestre, i centri benessere e termali e persiste anche la sospensione delle competizioni e degli eventi legati allo sport.
Sarà possibile fare attività motoria all’interno del proprio comune e all’aperto.

Cosa cambia da zona rossa a arancione in Calabria

Restano sospese le attività dei servizi di ristorazione. Bar, ristoranti, gelaterie, pub e pasticcerie rimangono chiusi ma possono continuare a praticare il servizio di asporto fino alle 22,così come avveniva in zona rossa.

Per i trasporti valgono le stesse regole in tutte le aree, quindi nulla cambia nel passaggio dalla zona rossa a quella arancione. La capienza viene ridotta del 50% per il trasporto pubblico locale, a eccezione solamente dei mezzi di trasporto scolastico.


Infine, a differenza della zona rossa, nella zona arancione, le seconde e le terze medie potrebbero tornare a scuola in presenza con la mascherina obbligatoria. Le superiori resterebbero comunque con la didattica a distanza, con l’esclusione di alcuni casi di disabilità e per alcuni laboratori. Didattica a distanza anche per l’università, fatta eccezione per alcuni laboratori e per le matricole. In entrambe le zone non sono permesse le fiere, i convegni e neanche gli eventi a loro assimilati, come i mercatini di Natale. Chiusi i musei e sospese le mostre. Chiusura anche per teatri e cinema.

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