Ieri è stato il giorno di Marco Bellocchio che ha presentato a Cannes il suo nuovo film Il traditore, unico lungometraggio italiano in corsa per la Palma d’Oro. 13 minuti di applausi per lui

Marco Bellocchio a Cannes

Finalmente è arrivato il giorno di Marco Bellocchio che ha presentato a Cannes il suo film Il traditore ,con il cast a completo, tra cui il protagonista Pierfrancesco Favino. “Il concorso è una gara e posso accettarla cercando di fare il più bel film possibile”, ha detto Bellocchio, all’arrivo alla Croisette, che a quasi ottant’anni non sente la pressione

Marco Bellocchio a Cannes
Marco Bellocchio a Cannes, immagine tratta da tpi.it

Il traditore, oltre a Cannes, è uscito in 350 copie nelle sale italiane. Come data è stato scelta il 23 maggio, l’anniversario della strage di Capaci, data un po’ singolare per un film sul pentito Tommaso Buscetta, che ha generato qualche polemica. “Sinceramente, l’uscita nelle sale il 23 maggio è solo marketing, da orfano di quella strage mi permetto di scrivere che è decisamente offensivo. Nulla di personale, da ignorante in materia, la considero un attore fenomenale. Saluti Giovanni Montinaro“, aveva scritto sul profilo Instagram di Pierfrancesco Favino, il figlio del caposcorta Antonio Montinaro morto con il giudice Giovanni Falcone a Capaci il 23 maggio 1992. Messaggio a cui Favino aveva risposto prontamente rassicurando Montinaro

Marco Bellocchio a Cannes
la polemica sul profilo Instagram di Favino, immagine tratta da thesocialpost.it

ll botta e risposta con il signor Montinaro è durato ventidue secondi, questa polemica non esiste. Lui mi ha scritto e io gli ho risposto, la scelta della data è stata dettata dal calendario di Cannes. Penso però che tutto quello che possiamo fare per non disperdere la memoria sia molto importante e anche questo film lo è. Tra Falcone e Buscetta non credo ci fosse un rapporto di amicizia ma piuttosto un rispetto siciliano di due persone che si capivano pur essendo su due sponde opposte”, ha detto ieri Favino chiudendo la polemica prima della proiezione del film

Marco Bellocchio a Cannes
Il red carpet de Il traditore, immagine tratta da spettacolotialiano.it

Il Traditore

Il Traditore racconta vent’anni della vita del boss dei due mondi Tommaso Buscetta (Pierfrancesco Favino), dalla lotta con i Corleonesi, all’esilio a Rio, all’arresto, al pentimento, all’incontro con Falcone fino alla morte avvenuta nel 2000. “La mia preoccupazione era di fare un film non convenzionale, ma semplice, popolare era necessario rappresentare i tanti delitti della mafia ma con un proprio stile, una propria forma che io ho ricercato nella dimensione teatrale. Il Maxiprocesso è in assoluto un luogo teatrale dove lo spettacolo si gioca tra i mafiosi che volevano che il grande processo fallisse e Buscetta capace di controbattere nel confronto. Quando Buscetta fa il confronto in aula con Calò è come assistere alla performance di due vecchi attori”, ha detto Bellocchio parlando della lavorazione del suo film che ha ricevuto ben 13 minuti di applausi dall’entusiasta pubblico di Cannes

Il traditore

Un film dove di certo non si vuole fare e non si deve far apparire Tommaso Buscetta come un eroe che ha sfidato la mafia con il suo pentimento .“Non è un eroe ma un uomo coraggioso, che non ha paura di morire ma che non vuole morire. Buscetta era un conservatore, avrebbe voluto che la mafia fosse rimasta quella di un tempo. Era un uomo ignorante, non aveva studiato ma aveva una grande personalità, un certo carisma. Incarnava la quintessenza dell’italianità, amava la vita, le donne, amava la moglie ma la tradiva“, ha confermato infatti Marco Bellocchio che ha voluto ringraziare il pubblico alla fine della proiezione perché “questa è stata un’esperienza meravigliosa”