Finalmente dopo 13 lunghi anni, si è giocata nuovamente Brescia-Atalanta, uno dei derby più caldi e sentiti d’Italia. Dagli scontri, agli sfottò, alla pazza corsa di Mazzone
Brescia-Atalanta non è mai stata un partita qualsiasi per le due tifoserie lombarde. La storia parla chiaro: i numerosi scontri, gli sfottò tra i tifosi, la tensione tra i giocatori in campo, la sfrenata corsa di Mazzone del 2001. Ripercorriamo le tappe salienti di questa storica sfida. Il derby diventa ufficialmente partita a rischio nel 1993 in un Brescia-Atalanta 2-0. Un furto reciproco di striscioni tra le due tifoserie porta ad una rissa in campo, cariche della polizia, incidenti durante e dopo la partita, con diversi arresti e ricoveri in ospedale.
Le schermaglie tra le due tifoserie da allora non sono più terminate. E’ una storia fatta di scontri ma anche solo di simpatici sfottò, che tirano in mezzo pure gli animali. Un maiale con la maglia del Brescia nella curva nerazzurra, conigli vestiti di nerazzurro liberati dai tifosi biancazzurri. Queste sono le personificazioni che danno vita ai soprannomi: i bergamaschi chiamano i bresciani “sunì” e i bresciani contraccambiano con “conéc”.

L’ultimo incrocio tra le due compagini risale all’aprile del 2006, a Bergamo: vinsero i padroni di casa 2-0 con i gol di Loria e Zampagna. Da allora non si sono più incrociate, ma prima erano state sfide mai banali caratterizzate purtroppo da scontri, lacrimogeni, arresti, centinaia di fermi e decine di agenti feriti.
CARLO MAZZONE
Un pezzo di storia dei derby lombardi è Brescia-Atalanta terminato 3-3 della stagione 2001/2002, con la storica corsa di Carlo Mazzone sotto la curva dei tifosi bergamaschi dopo il gol al 90′. Ma perché il motivo di quel gesto? Partiamo dall’inizio, ovvero dalla partita: quel giorno, la Dea rimontò l’iniziale vantaggio di Roberto Baggio, grazie a tre reti segnate da Sala, Doni e Comandini, tutte arrivate nel primo tempo. Da qui, la tifoseria bergamasca si esibisce con cori offensivi nei confronti di Sor Carletto, tecnico del Brescia ma anche romanista doc.
Nella ripresa Roberto Baggio segna la sua doppietta personale e Mazzone decide di lanciare il guanto di sfida: “Se facciamo il 3-3, vengo sotto la curva“. Ad accogliere il desiderio del tecnico, ci pensa ancora una volta il Divin Codino: il numero 10 segna la sua tripletta personale al 90′ ma soprattutto il gol del pareggio ed è qui che si scatenò il tecnico.

Mazzone inizia a correre per tutto il campo, diretto verso la curva atalantina: il suo vice che prova a fermarlo ma senza successo. La corsa culmina con uno sfogo di rabbia verso gli ultra avversari. Una corsa rimasta indimenticabile: uno dei tanti episodi che ricordano chi è Carlo Mazzone e che rimarrà per sempre nella storia del derby lombardo.
LA PARTITA DI OGGI: TRIS DELL’ATALANTA
Si è conclusa, intanto, la partita Brescia-Atalanta con la vittoria strameritata per i ragazzi di Gasperini: Grosso è stato annientato 3-0 grazie alla doppietta siglata da Pasalic e al goal nel recupero di Ilicic. Una vittoria che lancia gli orobici nelle posizioni di testa e che lascia le rondinelle malinconicamente nei bassifondi della classifica. Un derby dolce-amaro dopo tanto, forse troppo, tempo di attesa.
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