Carlo Verdelli, minacciato di morte e poi licenziato

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Di Redazione Metropolitan

L’ex direttore de “La Repubblica” veniva minacciato di morte da mesi. Ieri è stato sostituito e licenziato dopo una riunione del gruppo Gedi che ha nominato i nuovi  direttori. La redazione di Repubblica ha indetto uno sciopero e oggi non sarà in edicola. 

Carlo Verdelli minacciato e licenziato 

Carlo Verdelli è stato licenziato da direttore di Repubblica ieri, proprio il 23 aprile giorno in cui doveva morire. Una violenta campagna fascista che dura da mesi contro l’ex direttore di Repubblica, aveva stabilito con un manifesto di lutto, il giorno della morte di Carlo Verdelli: 23 aprile la morte e il 25 aprile, Festa della liberazione dal nazifascismo, il funerale. Il manifesto era apparso su twitter con tanto di tag per la figlia, Nina Verdelli. Proprio ieri, giorno indicato per la “cancellazione” del direttore di Repubblica, parte la campagna di solidarietà sui social #IoStoConVerdelli, che ha raggiunto i 10mila tweet. E Proprio ieri Carlo Verdelli viene licenziato e sostituito, dopo nemmeno un anno dalla nomina. La Redazione di Repubblica ha indetto uno sciopero e oggi non sarà in edicola. Carlo Verdelli da oltre un mese era costretto a vivere sotto scorta, minacciato di morte da anonimi. La campagna in solidarietà per l’ex direttore era nata da un’idea dell’inviato della Rai, Nico Piro. Politici, associazioni, personaggi del mondo della cultura, giornalisti, direttori si sono stretti ieri intorno a Verdelli dimostrando la loro solidarietà. Il segretario di Federazione nazionale stampa italiana, Lorusso ieri ha twittato: “Libertà di stampa è tutto: difendiamola dai nuovi fascismi. Chi minaccia un cronista minaccia la democrazia”.

Gedi nomina i nuovi direttori e licenzia Carlo Verdelli 

Molinari a Repubblica, Giannini a La Stampa, Mattia Feltri all’HuffPost. Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Editoriale Gedi, riunitosi ieri, ha nominato Maurizio Molinari direttore di Repubblica in sostituzione di Carlo Verdelli. Molinari è stato inoltre nominato direttore editoriale del Gruppo Gedi. Approvate anche le altre nomine: Massimo Giannini assumerà l’incarico di direttore de La Stampa; Pasquale di Molfetta (Linus) sarà il direttore editoriale del polo radiofonico del Gruppo, che riunisce tutte le radio di Gedi, e Mattia Feltri assumerà la direzione dell’Huffington Post. Un triste tempismo, la contemporaneità tra il licenziamento di Verdelli, proprio nel giorno designato per la sua morte. Proprio per questo la redazione di Repubblica ha indetto uno sciopero e oggi non uscirà in edicola. “Partigiani si nasce, e non si smette di esserlo”, così ieri Carlo Verdelli ha salutato i suoi lettori in suo articolo

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