Carolyn Bertozzi è l’unica donna vincitrice dei Nobel scientifici 2022

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Di Mariapaola Trombetta

È andato a Carolyn Bertozzi, Morten Meldal e Barry Sharpless il premio Nobel per la chimica 2022, “per lo sviluppo di un nuovo modo per assemblare nuove molecole”. Si chiama “click chemistry”, o chimica a scatto, il loro metodo, che permette di unire insieme le molecole in maniera semplice ed efficiente.

“Il Premio per la Chimica di quest’anno si occupa di non complicare eccessivamente le questioni, ma di lavorare con ciò che è facile e semplice. Le molecole funzionali possono essere costruite anche seguendo un percorso semplice”. É così che dichiara il presidente del Comitato Nobel per la chimica, Johan Aqvist.

Sharpless, chimico statunitense, 81 anni, è il quinto scienziato ad ottenere due Nobel, avendo già vinto nel 2001; lavora allo Scripps Institute in California. Meldal, chimico danese, è affiliato all’Università di Copenaghen. Carolyn Bertozzi è l’unica donna vincitrice dei Nobel scientifici 2022. Grazie a lei la tecnica della chimica a scatto è stata applicata anche alle molecole biologiche, “nella sua forma originale non è adatta agli esseri viventi”. Le applicazioni vanno dalla creazione di nuovi farmaci, alle terapie ad alta precisione contro i tumori, senza dimenticare la chimica verde

“La nostra tecnica permette di inventare molecole completamente nuove”, spiega Carolyn Bartozzi, la scienziata americana con origini italiane.

Carolyn Bertozzi: chi è la scienziata

Carolyn Bartozzi -Photo Credits: chemistry.standford.edu
Carolyn Bartozzi -Photo Credits: chemistry.standford.edu

Carolyn Ruth Bertozzi è nata nel 1966 negli USA, è un’americana di origine italiane, ed è l’unica donna vincitrice dei Nobel scientifici 2022. La scienziata, è docente dell’Università di Stanford; imprenditrice e grande sostenitrice molto ammirata della diversità , in particolare per le persone Lgbtq+ . Nel 2005 è diventata membro dell’Accademia nazionale delle scienze, nel 2011 membro dell’Istituto di medicina, e nel 2013 membro dell’Accademia nazionale degli inventori. Nel 2010 è stata la prima donna a ricevere il Premio Lemelson-MIT (il programma Lemelson-MIT assegna, ogni anno, diversi premi a inventori negli Stati Uniti). Nel 2014 è diventata capo della rivista scientifica ACS Central Science dell’American Chemical Society. Tra gli altri premi vinti, nel febbraio 2022 ha ricevuto il Premio Wolf per la chimica.

A Carolyn Bertozzi si deve l’invenzione del campo di ricerca della chimica bioortogonale, che ha permesso di studiare biomolecole come glicani, proteine e lipidi in tempo reale in sistemi viventi senza creare problemi di tossicità cellulare. Il termine chimica bioortogonale si riferisce a qualsiasi reazione chimica che avvenga all’interno di un organismo vivente, senza interagire né interferire con i numerosissimi processi biochimici naturali concomitanti. Fin dalla sua introduzione, la chimica bioortogonale ha permesso.

Il coming out

La scienziata, divenne divenne consapevole di essere gay al college, all’età di 18 anni. Sin dagli anni ‘80 non nasconde di essere lesbica e viene spesso coinvolta in iniziative di comunicazione.

“Sono uscita in un momento in cui le persone si stavano davvero mobilitando per cercare di ottenere un cambiamento politico ma anche in un momento in cui il coming out avrebbe potuto impedirmi di trovare un lavoro. Quindi, quando è stato il momento di cercare le scuole di specializzazione, avevo bisogno di andare in un posto dove c’era una forte comunità gay, perché la sicurezza è numerica, giusto? Sapevo che Berkeley aveva un ottimo dipartimento di chimica e quando vivi nella Bay Area, sei in un ambiente generalmente favorevole. So dai miei amici che lavorano in altri posti che c’erano (e ci sono tuttora) molti stigma per i gay negli Stati Uniti”.

La scienziata analizzando la situazione attuale, dichiara:

“Almeno ora, abbiamo diritti civili e legali che ci danno una sorta di uguaglianza agli occhi della legge, ma l’omofobia esiste ancora. Sono stata relativamente privilegiata e protetta da ciò, ma esci dagli Stati Uniti, esci dal Canada, ci sono posti in cui sei ancora punito per essere gay, a volte anche con la morte. Non dovremmo mai perdere di vista il fatto che la scienza è internazionale”.

Mariapaola Trombetta

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