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Cashback: ecco come cambierà con il Governo Draghi

Il sistema potrebbe non essere accantonato, come inizialmente previsto, ma sostanzialmente corretto a partire dal metodo di calcolo. La misura per la lotta all’evasione e lo ‘sdoganamento’ dei pagamenti digitali, fortemente voluto dal governo Conte 2, sembra avere i giorni contati. Mentre inizialmente sembrava certo che sarebbe andato a buon fine, ora le indiscrezioni parlano di sostanziali correzioni.

Si parla di un possibile cambiamento per quanto riguarda il sistema di calcolo delle operazioni digitali. Effettuate per arrivare all’ambito premio di 1.500 euro, previsto ogni 6 mesi. I tecnici di PagoPa (sistema dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni) si sono messi a lavoro per cercare un algoritmo in grado di individuare eventuali movimenti sospetti. Sono presto emersi i furbi della situazione, che hanno pensato di frazionare le varie transazioni per averne a disposizione un numero maggiore. Il caso più eclatante è quello delle pompe di benzina. Decine di benzinai hanno denunciato l’abitudine dei consumatori a fare dei micro rabbocchi, per collezionare un maggior numero di transazioni elettroniche. Si è arrivati addirittura a delle attività semi-truffaldine. Utilizzando un POS senza partita IVA da collegare allo smartphone, è infatti possibile attuare transazioni che risultano come se fossero portate a termine presso un negozio fisico invece che online.

Il Cashback di Stato

Chi effettua almeno 50 pagamenti in un semestre utilizzando moneta elettronica, ha diritto a un rimborso del 10% su quanto speso (fino a un tetto massimo di a 150 euro). Inoltre, chi effettua il maggior numero di transazioni digitali partecipa al Super premio da 1.500 euro.

Alessia Scrima

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