L’omicidio di Giulio Regeni, dottorando italiano dell’Università di Cambridge, avvenuto tre anni fa, non trova ancora una verità cui aggrapparsi. Dal giorno in cui fu trovato il corpo torturato del giovane ricercatore friulano, in una strada di periferia nei pressi de Il Cairo, non solo la famiglia, ma il mondo intero chiede giustizia e verità sulla sua morte.

Fonte: biografieonline.it

Tra presenti e assenti: la giornata del 29 Aprile

Giorno 29 Aprile, nella Camera dei Deputati si è svolta la discussione per l’istituzione di una Commissione d’inchiesta che avrà un anno per “chiarire le responsabilità che hanno portato alla morte di Giulio Regeni e verificare fatti, atti e condotte commissive e omissive che abbiano costituito o costituiscano ostacolo, ritardo, o difficoltà”. Già prima il presidente della Camera, Roberto Fico, aveva chiesto unità tra i partiti per la verità sull’omicidio di Giulio Regeni, come dimostra questo twitt:

Peccato che di mezzo ci sia stato il ponte pasquale e che in aula si siano presentati solo 19 deputati su 630. A far il giro del web sono le immagini di un’aula vuota riportate su twitter dal deputato del Pd Filippo Sensi:

Tra i coraggiosi diciannove: 8 del Partito Democratico, 5 del Movimento Cinque Stelle, 2 di Liberi e Uguali, 2 della Lega e 2 di Forza Italia, nessuno di Fratelli d’Italia. Insomma, un’immagine che parla da sè, uno spettacolo derisorio.